it.comp.retrocomputing FAQ Versione 0.5 5 Settembre 1999 - 18 Giugno 2000 ======================================= Introduzione [1] Il Retrocomputing [1.1] Psiche del Retrocomputer [1.2] it.comp.retrocomputing [1.3] Le FAQ [1.4] Acquisizione [2] Individuazione [2.1] Acquisto [2.2] Pulizia [2.3] Hardware [3] Atari ST-TT-Falcon [3.1] Commodore AMIGA [3.2] Digital VAX [3.3] Silicon Graphics [3.4] SUN [3.5] Riferimenti [4] RetroSoftware [4.1] Musei Virtuali [4.2] Altri Link [4.3] Libri [4.4] Appendici [5] SUN Optical Pad [5.1] RetroFlat [5.2] ======================================= [1] Introduzione ---------------- Era impaziente. Era uno degli ultimi modelli, uno dei piu' veloci, imponenti. Non vedeva l'ora di iniziare. Fremeva! Il primo incontro lo ebbe con SYSTEM, con lui ebbe per primo una serie di colorite scaramucce, poi ci fu altra gente. I primi tempi era piuttosto dispettoso, non predeva occasione per rinfacciare a chiunque che, gli spiaceva, ma proprio quei comandi senza senso non sapeva come eseguirli, che colpa aveva ha lui se non riuscivano a farsi intendere? Ma col tempo imparo' a capire quello che da lui ci si aspettava, e passata l'euforia iniziale, fece quello che gli veniva chiesto, nel migliore dei modi possibili. Il modo in cui era stato progettato, in fin dei conti. SYSTEM si prendeva cura di lui, di tanto in tanto cambiava o aggiungeva delle parti, per renderlo piu' agile. Lo controllava da cima fondo, teneva sotto controllo la gente che lo usava. La teneva sotto controllo anche lui, ogni tanto sbirciava nei loro segreti, imparava qualche cosa sullo strano mondo li fuori. A chi non gli garbava, tirava qualche tiro mancino, per poi assumere un aria di innocente sufficenza rassegnata quando SYSTEM gli chiedeva cosa diavolo avesse combinato quella volta. Un giorno venne collegato ad un cavo, Un cavo particolare, che gli permise di parlare con altri suoi simili. Per suo tramite, anche i suoi utenti poterono parlare con gente di tutto il mondo, e questo lo rendeva contento. SYSTEM raccontava e riceveva storie degli scherzi che ogni tanto lui e i suoi simili combinavano. Pazienti e metodici, vero, ma ogni tanto si prendevano qualche liberta'. E SYSTEM imparo' a conoscerlo ancora meglio, riusci' a farlo lavorare in maniera perfetta. Un orologio svizzero non avrebbe avuto che da imparare. Il tempo continuava a passare, altri fratelli piu' potenti spuntarono in giro, li sentiva vantarsi sulla rete. Nei momenti in cui non erano fuori servizio, almeno. Un giorno, SYSTEM se ne ando'. Lui non pote' vederlo, ma lo seppe, comunque. Il nuovo arrivato non lo conosceva. Non sapeva come vezzeggiarlo e coccolarlo. Non capiva i suoi messaggi. Tutto quello che sapeva fare, era lamentarsi. E combinare pasticci. Divenne triste, perse interesse. Venne spento e smontato. Lo portarono in una cantina. Era buia, in giro giacevano pezzi dei suoi predecessori. Sue vecchie parti sostituite tempo addietro. La polvere lo copri'. Insetti e piccoli animali fecero la loro tana dentro di lui. Il tempo passava, buio. Apprave un uomo, prese le sue parti, un po' alla volta le porto' via. Ci vollero diversi viaggi. [ "Cara, guarda qui che cosa ho ritrovato oggi!" "Oddio, e' che e' quel coso? Dove hai intenzione di metterlo?" "Non ti preoccupare, lo metto in studio, c'entra." "Si, ma solo dopo che hai ammazzato tutti quegli animaletti che scappano fuori!" "Ma certo, cara." ] Venne completamente smontato, pulito con cura, rimontato. Acceso. Un metallico colpo di tosse, qualche sbuffo di polvere. Qualcuno si collego'. SYSTEM era tornato! -------------------- [1.1] Il retrocomputing :retrocomputing: /ret'-roh-k*m-pyoo'ting/ /n./ Refers to emulations of way-behind-the-state-of-the-art hardware or software, or implementations of never-was-state-of-the-art; esp. if such implementations are elaborate practical jokes and/or parodies, written mostly for {hack value}, of more `serious' designs. Perhaps the most widely distributed retrocomputing utility was the `pnch(6)' or `bcd(6)' program on V7 and other early Unix versions, which would accept up to 80 characters of text argument and display the corresponding pattern in {{punched card}} code. Other well-known retrocomputing hacks have included the programming language {INTERCAL}, a {JCL}-emulating shell for Unix, the card-punch-emulating editor named 029, and various elaborate PDP-11 hardware emulators and RT-11 OS emulators written just to keep an old, sourceless {Zork} binary running. A tasty selection of retrocomputing programs are made available at the Retrocomputing Museum, http://www.ccil.org/retro. dal Jargon File, V4.0.0 Ma noi, noi non ci fermiamo agli emulatori. No, noi andiamo nelle cantine, negli sfasci, nei piccoli negozi sconosciuti, in cerca dell'hardware, di cio' che si puo' toccare. Con lo scopo, ovviamente, di rimetterlo nuovamente in grado di funzionare. Perche'? Nostalgia dell'infanzia, nostalgia di eventi che non si e' fatto in tempo a vivere, noia per gli odierni scatolotti privi di stile, chissa'... I vecchi dell'informatica possono ancora funzionare. Possono essere ancora usati. Riaccendeteli, rimanete ad ascoltare opachi rumori metallici, tichettii e sospiri, sommesse luci ammiccanti, il tempo digitale che parla. Spegnete per un momento il vostro PC, spegnete le luci, ed ascoltate. -------------------- [1.2] Psiche del RetroComputer Cosa spinge un essere altrimenti normale a impegnarsi tanto per recuperare il tempo macchina perduto? La parola al nostro psicologo, Cavour: In origine, volevo indagare su un fenomeno in qualche modo analogo: la bibliofilia. Vera malattia, spesso contagiosa (ho "diagnosticato" casi di contagio ...;-)), la bibliofilia non si può certo ridurre all'amore per la sapienza contenuta nei libri stessi (non è, dunque, solo filosofia). La bibliofilia trascende l'ordine schiettamente filosofico per divenir amore per un oggetto. Il bibliofilo annusa i libri, si innamora delle linee, della carta, della rilegatura. Il libro diviene, per questo malato, intrinseco oggetto di desiderio. Il retrocomputing non è dissimile dalla bibliofilia. Anche in questo caso, si trascende dal valore "funzionale" della macchina. Noi compriamo questi oggetti non perchè realmente ci servono, ma per piacere. Esso piacere deriva, per qualche ragione dall'idea platonica o dalla forma aristotelica di computer: da ragazzi avevamo il nostro computerino, ci divertivamo un sacco, provavamo piacere ad utilizzarlo. Negli anni 80, poi, esistevano vere e proprie guerre di religione informatiche: distanti dall'idea di Unico Standard, ognuno di noi parteggiava per quel particolare home. Tuttavia nella nostra mente, divenuta adulta, il fanatismo è divenuto amore universale. L'Altro, nemico in gioventù, diviene ora, con o senza l'onore delle armi, Alleato, partecipe, complice e membro di una grande famiglia. Così l'odiato Amiga è stato da me cercato con spasimante passione; così come per lo Speccy (fui utente Commodore, prima della scelta Atariana con l'ST) ... In fondo, anche odiandolo, abbiamo sempre ricercato l'Altro, il Rivale della nostra macchina di cui eravamo (ed in fondo ancora siamo) "eroici" (nel senso bruniano della parola) difensori. Ora, ed ancor di più i nostri figli, non è più possibile godere della passione che ci legò indissolubilmente al mondo informatico. Oggi le macchine sono tutte tristemente uguali (forse il NeXT è l'ultima macchina degna di esser collezionata, eccezion fatta per l'iMac), indecorosamente standardizzati, spaventosamente banali. Il retrocomputing è cosmopolita ... D'altra parte, molto piu' semplicemente, spiega Piero Cavina: Non sono uno psicologo, ma qualsiasi forma di collezionismo ha in se' qualcosa di patologico... gli anglosassoni parlano di "anal retentive" (hem hem... :-) Comunque, se non e' proprio una cosa maniacale, lo si fa perche' ci si ricorda dei bei tempi! Come quei professori degli istituti tecnici che collezionano radio a valvole, non ci vedo troppa differenza ;-)) Infine, puntualizza Giuseppe Gigante: Più che altro siamo "Homines Fabres", creaimo da noi quello che abbiamo ricercato. Io ho sempre desiderato il 500, ed ora c'è l'ho, insieme al 1200. E' un piacere acuto, diverso dal bibliofilo, perchè non siamo attratti dalle linee estetiche, ma anche animati dallo spirito di far rivivere, e riportare alla luce, frammenti del passato Informatico. Siamo più simili agli Amanuensi, recuperiamo, proteggiamo e facciamo rivivere. Il retrocomputing parla la lingua dell'intelletto, dell'ingegno, del cimento di ricercatori e di tutti quelli che ne hanno avuto a che fare. Diverse sono le vie del pensiero, diverse sono le piattaforme. Ora il computing parla la lingua dell'economia, della standardizzazione, dell'omologazione. Siamo gli archeologhi degli schemi mentali, non collezionisti. Il collezionista imbalsama, cristallizza. Noi ridiamo la vita (elettronica). Ogni volta che Cthulhu accende un Vax, riaccende le speranze e le aspettative di chi ha creato quel Vax. Lo stesso dicesi per te, Cavour, per Cavina, per me e per tutti gli altri. Non importa che sia un login, o un loadwb, o un run, o qualsivoglia. La forma è diversa, ma il contenuto non cambia. C'è una concezione d'entelechia per i nostri beniamini? E' stata già codificata da Cthulhu, il SYSTEM. Per quello che riguarda la mia opinione, limitatevi a non contraddirmi. -------------------- [1.3] it.comp.retrocomputing Ah, turisti. Benvenuti, benvenuti nelle Lande delle Macchine Dimenticate. No, non lasciatevi spaventare dal nome funereo, non troverete ad attendervi Non Morti assetati dei vostri fluidi, qui non ci sono spettri ansiosi di sottrarre altrui quello che da tanto tempo hanno irrimediabilmente perduto. Vedete, da quella parte, i Monoliti? Udite, l'ipnotico ronzio, i melanconici sospiri? I Monoliti vivono. I Monoliti erano prima che le finestre dell'abisso venissero spalancate, rimarrano dopo che si saranno richiuse sullo sfacelo blu. Riuscite a distinguere la possente figura curva, laggiu', con sulle spalle il pesante fardello? Lui e' Enrico, il Guardiano dei Monoliti. Di qua, presto, non capita spesso che si lasci osservare... l'avete scorto? Era Yoghi, lo sfuggente Ravanatore. No, prego, non toccate, in questo immenso cumulo di reliquie e' la sua tana, diventa nervoso quando qualcuno mostra interesse per i suoi tesori. Un Ravanatore innervisito non e' avversario da sottovalutare, neanche per dei valorosi guerrieri. Ah, ecco, siamo arrivati nelle Grotte di Alberto. La leggenda dice che i bit perduti in modo particolarmente tragico finiscano qui, dove possa essere donata loro nuova carica. Ora sara' meglio non disturbare, vedo Alberto chino su dei Tavoli di Simulazione. L'ultima volta che e' stato distratto, la simulazione ha devastato interi settori prima che un prode Formattatore ristabilisse il partizionamento delle terre. Certo, potete proseguire da soli. Ricordate di fare un salto alle Cave di Silicon, se incontrate Giuseppe non mancate di farvi presentare le sue Amighe. Ma state attenti, non spingetevi troppo in la', non oltrepassate mai i confini di Emmemmeu. Poiche' niente che passa i confini torna da cio' che vi e' oltre. Niente puo' tornare a raccontare di aver visitato la sommersa R'lyeh. La mia dimora. avvisatamente, Cthulhu E' il newsgroup dove cercare aiuto per quello strano affare spigoloso che non si sa bene da che parte guardare, dove scambiare trucchi e consigli su come rimettere in forma un venerando PDP o una piu' giovane SPARC. Dove trovare software per il riesumato Vic20 o C64. Ma anche il posto in cui raccontare delle proprie avventure, tristi o felici che siano. Compravendita? Ma si, perche' no. Parlando di una fiera, dopo essersi lamentato dello scarso bottino, SoNic scrive: Se posso azzardare una analisi "sociologica" direi che il mercato dell'informatica non e' ancora maturo per queste fiere: nessuno sa' quanto vale la roba e puoi trovare prezzi esosi per cose che non valgono nulla e prezzi buonissimi per altre. Viceversa il mercato dell'OLD RADIO avete visto come funziona bene? I pezzi sono limitati e le quotazioni le sanno tutti gli appassionati. Credo che per i computer non sara' mai cosi: troppa produzione industriale ed apparecchi di troppo difficile uso. Una radio puo' essere difficile aggiustarla; non trovi le valvole, etc..., ma lo schema e' molto semplice, usarla e' facilissimo e non occorre grande preparazione. Invece usare un computer vecchio puo' essere impossibile da usare anche da un "mago", se non l'ha mai visto prima e se non ha il sistema operativo con uno straccio di manuale. Il progetto retorcumputing-FAQ lo vedo proprio in quest'ottica di conservazione della conoscenza. [1.3.1] IRC E' abitudine per alcuni dei frequentatori del gruppo chiacchierare via IRC. Se lo desiderate, potete raggiungerci: Rete IRC: Azzurra (http://www.azzurra.it/irc/italian/server.htm) Canale : #retrocomputing Ora : tarda serata, generalmente dopo le 22:00 -------------------- [1.4] Le FAQ Queste FAQ sono state scritte in codifica ASCII a 7 bit. Disponibili su rischiesta in EBCDIC a 5 bit. Ci stiamo attrezzando per la versione su schede perforate. Manutenzione a cura di: Cthulhu Disponibile ad: http://www.rlyeh.it/RetroComputers/it_comp_retrocomputing_FAQ.txt http://inutile.usr.dsi.unimi.it/it_comp_retrocomputing_FAQ.txt http://retrocomputing.iam.it/it_comp_retrocomputing_FAQ.txt http://www.revol.it/a2/it_comp_retrocomputing_FAQ.txt http://www.rgmconsultants.it/tix/Manuali/it_comp_retrocomputing_FAQ.txt Con la collaborazione di: Tutti i partecipanti di it.comp.retrocomputing, senza distinzione di marca, clock e memoria di massa. Ringraziamenti particolari: Ma no, dai, veramente, mi mettete in imbarazzo... ======================================= [2] Acquisizione ---------------- -------------------- [2.1] Individuazione "Ma come diavolo fate a trovare tutta quella roba?" Beh e' abbastanza semplice: ci sono vari modi ! Sveliamo ora qualche trucco del mestiere. 1) Innanzi tutto quando si e' in giro bisogna fare ballare gli occhi soprattutto alla sera nei giorni antecedenti l'asporto rifiuti. Non sai quanta gente butta via perche' non sa' piu' cosa farsene. 2) Visto quanto sopra e ipotizzando che non si puo' controllare tatta la citta' basta andare dove arriva la merce....... cioe' alla sede della societa' dedita all'asporto rifiuti. Normalmente c'e' un cassonetto dedito al contenimento di televisori, monitor, computer, videoregistratori, fotocopiatrici etc etc etc. Qui' con un po' di conoscenze e sperando che non ti sbattano fuori si puo' operare al prelievo. Un trucco per non dare troppo nell'occhio e' il seguente: ci si arma di materiale simile da eliminare, o se non lo si ha ce lo si procura cercando a fianco dei cassonetti i vecchi televisori che la gente butta via, ci si presenta al centro di smaltimento rifiuti e si getta il tutto, ma guarda caso si trova sempre sempre qualcosa in cambio, ne consegni tre e ne recuperi uno o due etc etc etc. 3) Si fa' una ricerce tra tutti i possibili rottamatti ed aziende che riciclano materieli ferrosi e non della zona. La resa: il punto 1 e il punto 2 sono praticamente a costo 0 lire. Il punto 3 dipende dalle capacita' contrattuali della persona. (Paolo Binotti) Fermo restando che nessuno puo' impedirvi di usare mezzi molto piu' efficaci quali il ricatto e le minaccie a mano armata, quantunque questo non e' assolutamente un invito a provarli. -------------------- [2.2] Acquisto Se non avete mai acquistato all'estero, quello che probabilmente vi turba e' come quantificare il costo della spedizione e dei vari balzelli italici. Ecco qualche esperienza: Per i costi dipende dal peso e dai vettori impiegati: US Mail US International Mail UPS FedEX DHL considera che il meno caro e' la posta USA ma se non si usa la via aerea si viaggia con la nave e se ti va bene recuperi il tutto in circa 1 mese + o - per 15/20 libbre si e' a circa $20/35 Se vai con UPS FedEX o DHL i costi salgono notevolmente si arriva anche a $100.00 ma si riceve in circa 1 settimana. Per i dazi doganali: Con la posta USA tutto dipende da dove arriva la merce e dal tipo di dichiarazione che hanno fatto alla partenza. La mia casistica e' la seguente: Se arriva a ROMA Fiumicino, il pacco viene aperto e controllato a puntino, si paga dazio piu' iva, prendono il costo in dollari dell'oggetto piu' le spese di spedizione fanno il cambio in lire applicano il dazio e sul totale viene calcolata l'IVA. A torta finita calcola il 20/25 % del valore dell'oggetto + spese di spedizione. Se la merce arriva a Milano Malpensa o Bergamo dipende dalle dichiarazioni doganali fatte alla pertenza. Il pacco non viene MAI aperto, io ho sempre pagato solo i diritti di sdoganamento ammontanti a lire 4000. Se arriva con la nave a Napoli il pacco e' aperto e si paga dazio ed IVA. Con UPS il pacco non viene aperto, si paga dazio e iva sul valore dichiarato all'atto della spedizione. Con FedEX il pacco non viene aperto, a volte si paga a volte no, non ho capito pero' il mistero. Con DHL il pacco non viene aperto e si paga dazio ed Iva. C'e' da dire che con questi ultimi tre vettori si viene contattati telefonicamente e si puo' anche rettificare il valore doganale con una richiesta scritta in cui si dichiara il valore ( che naturalmente puo' essere piu' basso ). Il trucco comunque in genere e' di riuscire a fare dichiarare che l'oggetto e' o non funzionante o e' per recuperare parti di ricambio etc etc e fare dichiarare che il suo valore e' inferiore alle 50000 lire italiane ( limite oltre il quale si fa' dogana ). (Paolo Binotti) -------------------- [2.3] Pulizia La prima cosa da fare quando si recupera un artefatto, umanoide o meno, e' pulirlo per bene. Non tanto perche' pulito e' piu' bello (comunque vero), quanto perche' sporcizia potrebbe voler dire malfunzionamento. O danneggiamento irreversibile. [2.3.1] Le interiora Si parte da dentro, poiche' se dentro non funziona e' inutile pulire il resto, a meno di non voler riciclare delle parti. Quindi, smontate il case, plastico o metallico che sia, e mettetelo da parte. Possibilmente non in cucina o sul letto. Smontate ogni singola scheda o apparato che vi riesce di raggiungere, segnatevi eventualmente la posizione dei vari cavi/cavetti, e se avete paura di perdre le viti, o di non ricordare dove fossero messe, rimettetele nella loro sede dopo aver estratto cio' che esse bloccavano. Se ci sono tracce di umidita', lasciatele asciugare, o usate un phon per accellerare i tempi. Se le tracce coinvolgono circuiti stampati, fate attenzione: ci potrebbero essere delle piste interrotte o dei componenti in ammuffimento (tipicamente i condensatori elettrolitici delle sezioni di alimentazione). Ora, la cosa migliore sarebbe avere un compressore. Se non lo avete, arrangiatevi con aspirapolvere e pennello. Fate piano, eh! Se siete allergici alla polvere, cambiate hobby. La cosa piu' importante e' rimuovere la polvere che tappa condotti d'areazione o ventole, eliminare i vari resudui ferrosi, probabilmente nocivi, che si sono depositati qui e la', nidi di ragni e api. Se la struttura e' VERAMENTE sporca, si puo' anche meditare di metterla sutto una doccia. In questo caso e' d'obbligo rimuovere quanti piu' parti elettroniche possibili, ed attrezzarsi in modo da poterla asciugare rapidamente. Armatevi di spray disossidante, e date una spruzzata ad ogni connettore che potete vedere. [2.3.2] L'occhio vuole la sua parte Spesso la maggior parte del nerume che potete vedere su un case e' polvere secolare semi fusa dal caldo. A volte fango, terra. Questi sono facili da levare. Purtroppo, a volte c'e' vernice, macchie di liquami sconosciuti, graffi. In ogni caso, potete cominciare da un bel lavaggio sotto una doccia, magari con acqua calda, aiutandovi con una spugna. In questo modo gia' buona parte della monnezza se na scola via placidamente, e aiutandovi con il getto della doccia risulta piu' facile pulisre fessure, feritoie, angoli (tornano molto utili quelle doccie con il diffusore multi-getto, dotate di funzione 'idromassaggio'). Oe', stiamo parlando del guscio di plastica/metallico completamente svuotato, eh! [2.3.2.1] Facciamo il bagnetto... Senza che lo asciughiate, potete gia passare alla fase successiva. Quale detergente usare ora? Secgliete pure: Sapone Marsiglia e spazzolino di plastica: risultati garantiti! (Davide G. Borin) Io uso un prodotto tedesco che distribuisce una ditta di Bolzano: lo chiamano volgarmente "pulitore universale", ma il nome chimico e' losoxinat forte. E' a base naturale, acido citrico ed altre cose del genere, va diluito moltissimo e costa 28.000 a bottiglia da 1 litro. Ho cominciato ad usarlo per pulire i monitor infognati dei clienti, ed il risultato e' superlativo, idem con le tastiere. (Alberto Rubinelli) Io uso il Cif, quello in crema: è un "detersivo" per piastrelle e pavimenti. Essendo a base di ammoniaca, sbianca praticamente tutto (plastica compresa). Sono riuscito ad ottenere dei buoni risultati, ma contro la plastica ingiallita dal sole, c'è poco da fare... (Marco Bottari) Bref Professional. Lava e smacchia, pure la nicotina. (Giuseppe Gigante) Fate attenzione a detergenti o composti piu' aggressivi... l'acquaragia torna utile per macchie di vernice, ma potrebbe squagliare leggermente la plastica ed opacizzarla, se e' trasparente. D'altra parte, la trielina potrebbe tornare utile per mascherare un po' spaccature (magari reincollate con colla da modellisti), anche se rimane comunque la cicatrice. [2.3.2.2] Giallo e' bello? Ovviamente no, forse qualcosa si puo' fare: Per la plastica ingiallita l' unica soluzione e' la trielina ma va usata con un carta assorbente che non speli altrimentivi rimane la carta attacata alla plastica sulla parte ingiallita dal solo dovrete fare "solo" una passata con il panno molto inzuppato poiche' alla seconda vi si sciupa la plastica la pressione deve essere forte e decisa. In questo modo potetetornare al colore originale. State attenti perche' si rischia di fareun vero porcaio. Io ho rivisionato una ventina di monitor "abbronzati" Pakard Bell (Erano stati in una fiera in Olanda sotto il Sole) dopo i primi due che sono venuti una schifezza gli altri sono venuti bene. Vi consiglio di fare delle prove su delle parti non in vista (Davide Barlotti) Vi volevo segnale questo prodotto per pulire la plastica "ingiallita": Si chiama G.R.S. ed e' un prodotto professionale per la pulizia (me lo ha dato mio padre che ha un' impresa di pulizie). Questo prodotto (deve essere una mistura con una percentuale di acido muriatico !!) lo dovete spruzzare sulla plastica lasciare agire per circa 1 minuto e poi pulire. Vi assicuro che e' il prodotto piu' indicato per togliere il giallo senza arrivare a sciupare la plastica cosa che invece puo' succedere con la trielina (Davide Barlotti) [2.3.2.3] Etichette Mai lottato con etichette infami che non ne vogliono sapere di levarsi, o lo fanno un pezzo alla volta, o lasciano colla e residui ovunque? Beh, la prossima volta, ricodate: Per togliere le etichette dalle videocassette (quelle professionali hanno delle etichette molto grandi) io ho ancora una boccettina di un aprodotto che si chiama "Ragolabel" della milanese Ragom, che produce tra l'altro spray per la pulizia di schede e chassis, nonche' parecchie altre cose carine. (Darmok) IO utilizzo il phon! ;) (Donatello Rizzo) Il sistema migliore e infallibile per togliere le etichette incollate e' la comune benzina verde o rossa. Toglie qualsiasi genere di colla. (Paolo Binotti) Io faccio una o due foto delle suddette etichette, per testimoniare lo stato di arrivo, e poi elimino immediatamente con il Neosol 5 (Alberto Rubinelli) Marca: CRC Scolla Etichette Label Off Scioglie il collante degli autoadesivi e altri. (Marco RHPS) Io utilizzo un prodotto a base di alcol isopropilico: si chiama TERGITUTTO-TERGEX della SUTTER. Basta inzuppare l' etichetta e scioglie qualsiasi adesivo. E' migliore dell' alcool etilico perche' non evapora velocemente, ma non va assolutamente usato su superfici di plastica nere e rugose, in quanto contiene un lucidante (bianco) che lascierebbe striature. E' ottimo anche sull' inchiostro delle biro. (Rick69) [2.3.2.4] Macchie, scritte e sigarette Io *ODIO* chi fuma e chi scarabocchia a penna direttamente sulla plastica: Oggi ho trovato una buona soluzione per togliere le macchie indelebili dai cabinet dei miei beneamati. Mi sono comperato una matassa di lana ferrosa, quella che usano i restauratori di mobili per togliere le macchie. E' una specie di cotone ferroso che gratta via con estrema delicatezza e non rovina i cabinet. Il nome non lo conosco, l'avevo presa per restaurare un mobile al Leroy Marlin di Brescia. La uso a secco ed e' ottima sia per le parti in plastica che quelle ferrose. Essendo incredibilmente fine, bisona stare attenti che durante l'uso perde un p. di polvere ferrosa, occhio ai contatti. Per le parti in ferro o i contatti elettrici, toglie completamente l'ossidatura. Serve un momento di pazienza ma da dei risultati veramente eccezionali. (Marini Cesare) Io di solito per togliere l'indelebile utilizzo un solvente per sciogliere l'inchiostro, e poi acqua saponata per togliere. (Alberto Rubinelli) Per le tastere e' tassativo smontarle pezzo a pezzo, togliere tutti i tasti lascairli in ammollo per 30 minuti in acqua tiepida con un pizzico di sapone liquido neutro, indi spazzolarli uno a uno con un pennello a setole corte e dure e il gioco e' fatto. Diventano nuove. (Paolo < Yoghi the Bear >) Rimedio Gigante #2 dopo aver irrorato con aria compressa il touchpad (piano!), per eliminare il pulviscolo, prendi una penna biro, o una bacchetta d'ambra, strofinala con un panno di lana, ed avvicinala al touch passandola delicatamente moltto vicino ai bordini della superfice... (Giuseppe Gigante) Per una pulizia generica delle superfici (in particolare contro la nicotina) io ho trovato un prodotto che e' una cannonata: FULCRON della Arexons Sinceramente trovo che sia molto piu' efficace di molti solventi (trielina, acetone, acqua ragia) e molto meno dannoso (non attacca la plastica ne' emana miasmi). Andrebbe diluito, ma io lo applico a spray e poi spazzolo con spazzolino a setole dure. Avvertenza: Prima di sciacquare, bisogna lasciare agire il prodotto su tutta la superficie in maniera uniforme (spazzolare bene) altrimenti, se spruzzate e sciacquate subito, succede che rimane l' alone pulito dove avete spruzzato il prodotto, e il resto rimane sporco e nemmeno asciugando e ripassando il prodotto si riesce a riscioglierlo. La nicotina e' veramente il suo mestiere! :) (Rick69) ======================================= [3] Hardware ------------ -------------------- [3.1] Atari ST/TT/Falcon >>> di Cavour. [3.1.1] I computer Atari della serie ST nascono nel 1985 progettati dalla mente di Shiraz Shijvi, lo stesso progettista del C-64 e del Vic-20. Ora il progetto ST è definitivamente chiuso. Si possono tuttavia trovare informazioni a partire dal link: http://www.atari.org [3.1.2] Modelli e specifiche La serie ST deve il suo nome ad un acrostico che ne descrive l'architettura di sistema. ST, infatti, sta per Sixteen/Thirthrytwo, ovvero Sedici/Trentadue, le caratteristiche del processore 68000 cloccato a 8 Mhz, il cuore dei primi ST. Il primo Atari ST fu il - 520 ST : 68000 a 8 Mhz, 512 Kbyte di RAM, tastiera separata, un lettore floppy da 3,5'' 720 Kbyte, coprocessore Yahmaha per la generazione di suoni, interfaccia DMA per collegare periferiche esterne, porta cartuccie, modulatore TV integrato, porte MIDI, risoluzioni video 320x200 a 16 colori (palette 512 colori), 640x200 a 4 colori, 640x400 monocromatica (richiede monitor SM 124 o SM 144 dedicato). Queste caratteristiche rimasero per lo più invariate con l'introduzione dei modelli successivi - 1040 ST : come il 520 ma con un mega di RAM e sistema operativo (TOS 1.0) residente in ROM. sparisce la tastiera separata: il case ora è integrato (simile all'Amiga 500) di color grigio, col floppy sulla destra, porte MIDI e cartuccia sulla sinistra, e tutti gli altri ingressi/uscite sul retro. - 520 & 1040 STF : come il precedente, ma con Sistema Operativo in ROM aggiornato alla versione 1.2. - Modelli Mega ST 2 e 4 : modelli pensati per l'utenza professionale, dotato rispettivamente di 2 o 4 Mega di RAM; espandibili con Hardisk esterno (Megafile da 30 Mega, da 60 Mega e da 44 Mega rimovibile !). Fu introdotta, insieme a questi modelli, anche una buona stampante laser, l'SLM 804, in grado di stampare a 300 DPI. La serie Mega, con vari accessori, rappresentava l'offerta Atari per il Desktop Publishing professionale (fu commercializzata, pure, una interfaccia Lynotronic). - STacy : in pratica un 1040 portatile (o meglio, trasportabile ;-)) con uno, due, o quattro mega, con hard disk opzionale. Era l'unico portatile ad avere di serie le porte MIDI, e questo ne fece una attrattiva per molti musicisti. Era molto caro, e oggi è davvero raro. - 520 STFM : come il 1040, con un mega di RAM, con Sistema Operativo TOS in versione 1.4 nazionalizzata (anche in italiano), con tastiera pure essa nazionalizzata. - 1040 STE : come il precedente, ma con Sistema Operativo in versione 1.6, un coprocessore dedicato (il Blitter) per velocizzare giochi ed animazioni, una palette incrementata a 4096 colori, audio fortemente migliorato. Tuttavia, furono pochi i giochi che sfruttarono appieno le nuove caratteristiche degli STE (ricordo Wings of Death, ad es.) per mantenere una compatibilità con i vecchi ST. - STBook : il notebook ST ! Leggero e compatto, con un buon monitor, floppy esterno ed una autonomia fantastica per i primi anni novanta (4/6 ore !). In Italia, vendette meno addirittura dello Stacy. Raro, è sempre stato il mio sogno nel cassetto ... - Mega STE 2 e 4 : macchine dall'estetica stravagante, furono la naturale evoluzione dei vecchi Mega. Avevano due o quattro mega di RAM, la possibilità di montare un hard disk SCSI interno, un clock raddoppiato rispetto ai più vecchi ST (16 Mhz). Il sistema Operativo fu riscritto per sfruttare le possibilità della nuova macchina tanto da meritare la major release (TOS 2.0). La macchina non ebbe il successo sperato, ma fu la base per il velocissimo TT. - TT : Un super ST, con l'identica estetica del Mega STE, con processore 68030 cloccato a 16 Mhz (anche stavolta, il nome traeva origine dall'architettura del processore, ora completamente Trentadue/Trentadue). Aveva risoluzioni video in standard VGA (640x480 a 16 colori e 1280x960 monocromatica) e la SCSI, ormai standard. I modelli più recenti, montavano un floppy finalmente da 1,44 mega. - Falcon 030 : Descritta da Atari come una "Wow Machine", il Falcon doveva rappresentare il successore del 1040. Stessa estetica, stesso case, ma caratteristiche superiori a quelle del TT: processore 68030, grafica a 65 mila colori, alta risoluzione (640x480) a 256 colori, coprocessore Motorola DSP 56k, presa LAN (compatibile con quella del TT e del Mega STE). Era il sogno proibito di tanti atariani; purtroppo nel 1992, anno di nascita del Falcon, la casa di Sunnyvale cominciava il suo lento declino ... [3.1.3] Sistemi Operativi e Software Il sistema operativo presente in ROM sulla serie ST e sul TT è il TOS (The Operative System, oppure, per i maligni, Tramiel Operative System, dal nome del presidente della Atari, Sam Tramiel). Trattasi di un SO monotask, con chiamate di basso livello simili a quelle dell'MS-DOS (cosa che facilitava il porting di applicazioni da DOS a TOS e viceversa), con una interfaccia grafica di nome GEM, che inizialmente uscì, con scarso successo, su macchine Intel. Oltre al TOS però, già agli inizi degli anni Novanta, erano disponibili altri due sistemi operativi freeware multitasking: il porting ST di Minix (che funzionava a partire dal 1040) e il MiNT (Mint is not TOS ...). Quest'ultimo era un SO Unix-lime ma compatibile con le applicazioni TOS. E proprio il codice di MiNT sta alla base del kernel del MultiTOS, il sistema operativo del Falcon. Esso era multitasking e presentava una interfaccia grafica sempre GEM ma rinnovata nel look&feel, con icone a colori e finestre con effetti 3D. Altro ambizioso progetto Atari, che ben presto però entro a far parte della non invidiabile categoria dei vapourware, fu l'Atari System V. Doveva essere un porting di UNIX su macchine TT e a tal fine fu pure realizzato un super monitor monocromatico da 19''. Eccetto qualche demo, l'Atari System V venne abbandonato dalla ditta di Sunnyvale. In qualche modo legato al progetto precedente l'Atari Transputer, ovvero una macchina multiprocessore a basso costo per applicazioni high end. Doveva eseguire l'Atari System V. Di questa supermacchina vennero prodotti solo pochissimi esemplari (in pratica dei prototipi) distribuiti, nel 90 % di casi, in centri ricerche negli Stati Uniti. Su questa macchina aleggia un alone di mistero (non l'ho mai vista, nemmeno in foto)che la rende una dei computer più rari e desiderati dall'amante del retrocomputing. Mentre scrivo, è disponibile, per il TT, un porting di Linux. Esiste, naturalmente, una vasta ed eterogenea offerta software per i computer della serie ST. Le porte MIDI integrate hanno contribuito a rendere l'ST la macchina di riferimento per i musicisti. Come logica conseguenza, proprio in ambiente TOS/GEM sono nati software musicali di alto livello, come ad es. Cubase, Notator e Band in a Box. Altro punto forte nel settore professional di Atari è il Desktop Publishing. Abbiamo un word processor potentissimo, veloce come Redattore 3 (uno dei migliori WP che abbia mai visto su qualunque piattaforma !) che si affianca bene ad un programma di DTP completo e potente come Calamus. Fino al TT compreso, l'offerta DTP Atari verteva quasi esclusivamente su prodotti per la realizzazione in bianco/nero. Col Falcon e con Calamus SL, Atari propose una soluzione anche per il DTP a colori. Anche programmi blasonati in ambiente MS-DOS, come WordPerfect e Borland Turbo C furono portati in ambiente ST. Discorso a parte è l'emulazione su ST. Esistevano soluzioni davvero sorprendenti. Delle cartucce come Spectre GCR o delle schedine come AT-Once potevano trasformare l'Atari rispettivamente in un Mac Plus o in un PC 286. Esistevano, per i medesimi ambienti, anche emulatori solo software; ricordo Spectre (Mac) e PC-Ditto (MS-DOS). In ultimo, ma non ultimi, i giochi. Da sempre Atari è associata a macchine esclusivamente realizzate privilegiando l'aspetto ludico. Ciò non vale per la serie ST anche se, naturalmente, su questa piattaforma sono disponibili migliaia di giochi per tutti i gusti. [3.1.4] Dove Trovarli Come già ricordato, la diffusione dell'ST in ambito musicale, fa sì che il collezionista possa sperare di trovare qualche macchina Atari presso studi di registrazione audio, o presso qualche musicista da piano-bar. Ora per questi compiti vengono utilizzati in genere computer Macintosh: è dunque possibile riuscire a comprare a poco prezzo gli ST scartati. Si può provare a vedere anche in qualche service di stampa: ricordo che c'erano degli Atari Publishing Centers a Roma, Milano e Bologna. Si può infine provare presso negozi di articoli musicali. Per chi ha la possibilità, consiglio di provare a cercare in Germania; lì l'Atari ST ebbe una diffusione mostruosa, tanto che la fiera annuale della Atari corp. si teneva a Duesseldorf. Si può anche trovare qualche annuncio sul newsgroup comp.sys.atari.st (annunci che, peraltro, sono per la maggior parte di persone inglesi). [3.1.5] Commenti e curiosità Il mio primo ST fu un 520 STFM. Quella macchina, con TOS 1.4 in italiano, aveva il logo Atari, nel menu "Informazioni su ...", a colori cangianti. Ed in effetti i TOS 1.4/1.6 vengono anche detti "Rainbow TOS". Quando invece uscì il primo ST, la stampa lo definì scherzosamente "Jackintosh", dal nome dell'allora presidente dell'Atari Jack Tramiel. Infatti il SO Atari sembrava scopiazzato dal MacOS (ad es. quando va in crash, anche l'ST lancia le bombe ...). In conclusione, consiglio di provare un qualsiasi emulatore Atari ST (ve ne sono freeware per DOS/Windows, Macintosh e Linux) per rendervi conto del look & feel dell'ambiente operativo. Se vi affascinerà, come ha sempre affascinato me, sono sicuro che farete di tutto per averne uno. Se riuscite, procuratevi anche un hard disk Megafile, poichè programmi come Calamus danno molta più soddisfazione installati su disco rigido. Ovviamente, se non sarete stati tanto fortunati da esservi procurati un TT od un Falcon ... ;-) [3.1.6] Links http://www.atari.org - qui trovate tutto ... news://comp.sys.atari.st - se cercate informazioni tipo "Come posso installare Linux sul mio 520 ST " ;-) ? -------------------- [3.2] Amiga >>> di Giuseppe Gigante, 9 Novembre 1999. [Disclaimer] La faq è "open source"; chiunque può copiarla, pubblicarla, faxarla, affiggerla sui muri, elaborarla ed integrarla, purché sottostia alla seguente condizione: Che i nomi degli "autori" non siano esclusi. I marchi citati appartengono ai loro proprietari. -------- Amiga Faq 1.0e a cura di Giuseppe Gigante, ovvero ciò che dovete sapere prima di aprir bocca e sprecar fiato. ------- Con la collaborazione (involontaria) di Andrea Mansella, Demis Gallisto, Daniele Gratteri, Fabio Benedetti, Antonio Mule' ,Marco Casavecchia ,Giorgio Signori e tutti gli Amighisti di it.comp.amiga. ---- Indice. Sez.1 - Hardware & c. D1.0: Cos'è Amiga? D1.1: Che Amiga ci sono stati? Ce ne sono ancora? D1.2: Cosa ci posso fare? D1.3: ho cambiato hd al mio PC: posso riutilizzare quello vecchio sul mio A500? D1.4: posso collegare il mio A500 al monitor del P.C.? D1.5: posso usare il mio vecchio A1084 sul P.C.? D1.6: Ho rotto l'alimentatore, posso sostituirlo con uno per PC ? D1.7: Cosa posso collegare alla PCMCIA di A600/1200? D1.8: Ho rotto il driver floppy di Amiga, come posso fare? D1.9: Che cosa vogliono dire quei colori al boot? Sez.2 - Software & c. D2.0: Che cosa gira su Amiga? D2.1: Ho una serie di dischi con dati e programmini vari: come faccio a trasferirli sul P.C.? D2.2: Posso leggere scrivere formattare, dischi fissi, zip cartucce varie di PC, MAC con Amiga? D2.3: Quali stampanti, scanner, modem ecc... posso usare sul mio Amiga ? Ci sono i drivers ? D2.4: Come posso collegare in rete locale il mio Amiga con altri computers ? D2.5: Ma l'Amiga si può collegare ad Internet? D2.6: Amiga può supportare Linux? Ed altri S.O Sez.3 - Misc D3.0:Ho un metodo sicuro per guadagnare...ed altro... D3.1: Dove posso comprare hardware e software per Amiga? D3.2: Compro/vendo/scambio hardware/software per Amiga D3.3: Complimenti per il newsgroup, quanti bei ricordi... D3.4: Dove posso trovare news ed altre informazioni sulla rete? D3.5: Cos'e' Aminet? D3.6: Esistono libri e riviste dedicate ad Amiga ? Dove li trovo ? D3.7: Esistono emulatori Amiga per Pc? D3.8: Cerco kickstart e wb per UAE D3.9: Cerco chiavi, crack, giochini vari D4.0: Ma perché non cambiate computer? (alcuni si limitano ad esprimere curiosità, altri si abbandonano a ricordi, ma la maggior parte spara una raffica d'insulti gratuiti). D4.1: Ho un vecchio amiga che non uso da anni: ho sentito parlare di mirabolanti novità riguardo alla "commodor" (ma non era fallita?) -- Prologo: 1987, Casa di Giuseppe M., un pomeriggio d'inverno passato a furiose partite a Kick Off, un Amiga 500 ed la 520 convertiva il segnale rgb modulandolo per un TV color. Bei tempi. E poi, dopo il gioco, al lavoro: Workbench Release 1.3 e la C= MPS 1000 ringhia furiosamente la ricerca di storia, mentre il Say, dall'altoparlante del TV color, simula un' emissione vocale. Contemporaneamente salvavamo su floppy. Il multitasking era realtà, ma noi non lo sapevamo. 2000, Casa di Giuseppe G., una mattinata uggiosa, revisiono la mia Faq sul FF4SE, a bordo di un Amiga 1200; il tempo è passato, la Commodore è fallita, l'Escom pure e la Gateway ha ceduto l'Amiga alla Amino, ora Amiga Corporation, riservandosi i brevetti, però. Il multitasking lavora come 12 anni fa, ma io lo so, ora. La shell e' mutata, ma lo spirito rimane lo stesso. Anch'io forse, sono ancora lo stesso. In questa faq tenterò di dare una risposta a molte delle domande poste su questi piccoli gioielli, che hanno precorso i tempi ed ancora oggi, ad anni di distanza non cessano mai di riservare nuove emozioni e scoperte. Seguitemi, augurandovi buon divertimento con AMiGA.:-) --- Sez.1 - Hardware & c. D1.0: Cos'è Amiga? R1.0: Su cosa sia Amiga, la faccenda permane tuttora controversa. C'è chi dice che sia una piattaforma hardware, chi il software, chi tutte e due, chi una forma mentis, chi un particolare spirito. Per me un cristallo che scompone la luce nei colori dell'iride è il paragone più calzante. La luce è lo spirito Amighista, il cristallo è Amiga. Più pragmaticamente, Amiga è una serie di computer nata anni fa (1983-5) ad opera della defunta Hi Toro, che studiò una sistema straordinario per l'epoca, in cerca disperata di liquidità cercò un acquirente, trovandolo nella Commodore, in seguito (1994) fallita. Il bello è che originariamente la trattativa era tra la Hi Toro e l'Atari, e solo in seguito s'inserì la C=. E' strano vedere come il futuro mortale nemico dell'Amiga sia stato sul punto di acquisirlo. Da quel momento in poi (1994) la casa del Boing (il nome del nostro logo) ha cambiato più volte proprietario (Escom, il tentativo Viscorp), per poi approdare nei lidi della Gateway, salvo poi issare le vele verso la Amino, in attesa del grande ritorno, con elaboratori che dovrebbero, se realizzati, riprendere in pieno la filosofia originale di facilità d'uso e fantasia al lavoro della serie precedente. Le caratteristiche di multimedialità avanzata (nel 1986!) oltre alla reale bontà della piattaforma ci ha permesso di sopravvivere a due fallimenti e di continuare lo sviluppo sia Hw sia Sw, ad opera di altre case e della stessa comunità. D1.1: Che Amiga ci sono stati? Ce ne sono ancora? R1.1: Il primo Amiga in assoluto è stato il 1000. Kick 1.0 software (non era in rom, al contrario dei suoi successori, infatti veniva allocata direttamente in una apposita memoria Ram di 256kb; questo impedì l'upgrade diretto al 2.0), Specifiche: Nato nel 1985 Motorola MC68000, 7,16 MHZ OS 1.0 - 1.3 Chipset OCS Suono stereo a 4 canali 256KB ChipRAM 880KB Floppy Interfacce per Espansioni di memoria, 3,5" / 5,25"-Floppy, Harddisk. Seriale, Parallele, RGB, Mouse e porta Joystick. Attualmente sono poco diffusi, ma anche se ne recuperate una ci potete fare ben poco. Notevole la tastiera a scomparsa, una vera chicca. Case desk. Il chipset OCS è formato da due chip che poi spariranno. Daphne e Portia. In esso si cela una bella storia; se avrete la fortuna di possederne uno, apritelo con calma, e vedrete la firma dei suoi progettisti. In seguito debuttò la serie economica, il 500, che spopolò, anche in virtù delle straordinarie capacità grafiche. Ne furono prodotte due serie, la 500 e la 500+. La 500, con kick 1.2/1.3 condivideva con il 1000 la Cpu, ma aveva in più il Kick su rom (256k) e la capacità di fare il boot dalla prima unità avviabile. Non possedeva controller per unità di massa, ma attraverso un connettore situato sulla fiancata sinistra, denominato slot Cpu o Zorro I, era possibile collegarci un'unità esterna con controller MTM, St506, Scsi, o Ide ( in ordine di fabbricazione). Con un hack è inoltre possibile dotare il 500 di una scheda video Zorro, come la Picasso II. Inoltre, sul lato inferiore, c'è un trapdoor, dove installare le unità 501, espansioni di memoria. Specifiche: Nato nel 1987 Motorola MC68000, 7,16 MHZ OS 1.2, 1.3 (A500) / 2.04 (A500+) Chipset OCS (A500) / ECS (A500+) Suono stereo a 4 canali ChipRAM 512KB (A500) / 1MB (A500+) 880KB Floppy Interfacce per Espansione di memoria, Scheda accelleratrice, Harddisk, ecc. Seriale, Parallela, RGB, Mouse e Joystick. Montato in tastiera Amiga 2000: la versione professionale del 500. Anch'esso parte con il kick 1.3 e condivide la medesima Cpu del 500; In più, ha il supporto per gli slot Zorro. In case desktop. In versione OCS ed ECS Drive da 880kb ed mancanza di controller (implementabili su Zorro) La sottoversione A2500 poteva disporre di Unix. Tra l'altro dell'A2000 ne esistono più versioni, la 2000a che a quanto sembra, sia una revisione del vecchio 1000 dotato di rom ed altre migliorie. La revisione "a" ha qualche problemino con la gestione delle accelleratrici, ovviabile disinserendo il M68000. Specifiche: Nato nel 1987 Motorola MC68000, 7,16 MHZ (A2000), MC68020/MC68030 (A2500) OS 1.2 - 2.04 Chipset OCS/ECS Suono stereo a 4 canali 512KB / 1MB ChipRAM 880KB Floppy 5 ZorroII-Slots per Memoria, HD-Controller, Schede video-Grafiche. CPU-Upgrade-Slot, Seriale, Parallela, RGB, Mouse e Joystick Controller A2091 (A2500) Amiga 600: Fondamentalmente è un 500 reingegnerizzato. Kick 2.0 (nel quale, almeno nelle versioni 37.300 , compare lo scsi.device, per la gestione delle unità hdd e cd-rom), slot PCMCIA e soprattutto controller Ide in formato 44 pin, per hdd 2,5'. Era un ECS. Molto più compatto del 500. Specifiche: nato nel 1991 Motorola MC68000, 7,16 MHZ OS 2.04 / 2.05 Chipset ECS Suono stereo a 4 canali 1MB ChipRAM 880KB Floppy Controller IDE per 2,5" IDE Harddisk, Slot PCMCIA per SCSI CD-ROM, Harddisk ecc. Seriale, Parallela, RGB, Mouse e Joystick. Ora passiamo al fratello maggiore della serie, il 3000, a mio avviso il miglior Amiga mai nato. Lo sapevate che fu il primo a portare Unix nel mondo grafico? Nato nel 1990 Motorola MC68030, 25 MHZ, CoProcessor 68882 OS 2.04 Chipset ECS Flickerfixer Suono stereo a 4 canali RAM: 2MB (A3000) / 9MB (A3000UX) Harddisk 880KB Floppy 4 Slot ZorroII/III per espansione di memoria,schede grafiche, audio, ecc. CPU-Upgrade-Slot, Interfaccia SCSI, Seriale, Parallela, RGB, Mouse e Joystick. Ethernetcard A2065 (A3000UX) UNIX V4 and X Windows (A3000UX) In desk. Il modello 3000T differiva dal precedente solo per il montaggio in torre e per uno slot zorro in più. I Passi falsi; questi modelli che ora vi descrivo non hanno avuto il successo meritato. Specialmente il CD32, da considerare un precursore della Playstation, è stato il canto del cigno della Commodore. Onore alle armi. CDTV: Versione "laser" del 500. Futuribile per l'epoca. Interfaccie ad infrarossi, nero, con display. Se avete la fortuna di vederlo, vi piacerà: esteticamente è bellissimo. Nato nel 1991 MC68000, 7,16 MHZ OS 1.3 Chipset ECS Suono stereo a 4 canali 1MB ChipRAM CD-ROM Telecomando ad Infrarossi Seriale, Parallela, RGB, Mouse e Joystick, MIDI IN/OUT Opzionali: Tastiera, Floppy 880KBesterno, Trackball CD32. Bruttino esteticamente, ma potente dentro. E' una consolle basata sul cuore del 1200, con una miglioria sostanziale sul chipset grafico; L'AKIKO. Questo chip, dal nome di donna, ha una funzione desideratissima: la conversione PlanarToChunky. Nato nel 1993 Motorola MC68EC020, 14,19 MHZ OS 3.1 Chipset AA Suono stereo a 4 canali 2MB ChipRAM 1KB FlashROM CD-ROM Gamepad Seriale, due Gameports. Interfaccia tastiera,Floppy esterno, S-VHS. Ed ora i due modelli di punta, il 1200 ed il 4000T, tutt'ora in vendita. Amiga 1200 Motorola 68EC020, 14 MHz, 2 MB Chip Ram Rom 3.1 (i modelli C= hanno le Rom 3.0 da upgradare alle 3.1 se si vuole l'AmigaOS 3.5) Slot d'espansione per schede accelleratrici, in grado di fornire CPU più performanti e più Ram. Sottosistema Grafico AA , palette disponibili: 16.8 milioni di cololori (24Bit), 256 colori visualizzabili contempraneamente, 640,000 colori in HAM8 Risoluzioni grafiche utilizzabili: da 320 x 200 pixels non interlacciati a 50 Hz fino a 1280 x 512 pixels interlacciati a 50 Hz o 640 x 480 pixels non interlacciati a 60 Hz o 640 x 400 pixels non interlacciati a 70 Hz. Predisposto per l'installazione di Genlock Suono stereo a 4 canali. Controller IDE a 44 pin per hdd da 2,5'. Floppy Disk Drive 3.5" DD interno, 880 KB AMIGA, 720 KB MS-DOS Interfacce: 1 x seriale RS-232c (modem), 1 x parallela (stampante), 1 x floppy drive esterno, 2 x mouse/joystick, 1 x video RGB (monitor), 1 x videocomposito (TV, video recorder), 1 x RF modulator (TV antenna), 2 x audio stereo Interfaccia PCMCIA-V2.0 16-Bit per RAM (max. 4 MB, 16 bit), Ethernet, ecc... AmigaOS 3.1 Magic Pack in bundle. HDD da 170Mb Amiga 4000T: Il più potente degli Amiga. Processori: Motorola 68040 / 25 MHz, Motorola 68060 / 50MHz Rom 3.1 RAM: 2MB ChipRam Fast RAM fino a 16 MB direttamente su MB. Fast RAM fino 2 GB con l'impiego degli slot Zorro. Sottosistema AA come il 1200 Altoparlante integrato. Interfaccia IDE 40 Pin Scheda SCSI-II Floppy Drive 3.5" HD interno, 1,76MB AMIGA e 1,44MB PC Harddisk: 1 GB SCSI Interfaccie: 1 x serial RS-232c (modem), 1 x parallel (stampante), 1 x SCSI-2, 50 pin, 2 x mouse/joystick, 1 x video RGB (monitor), 2 x uscita stereo RCA, 1 x uscita stereo jack, 1 x tastiera, 5 Zorro-II/III Slots, 100 pins Due slot Video 4 slot Isa Slot CPU per accelleratrici. Magic Pack e Amiga OS 3.1 D1.2: Cosa ci posso fare? R1.2: Dipende da quello che hai, quello che ci vuoi fare, e quello che ci vuoi spendere. Fondamentalmente con un 500 o 600 o 2000 liscio ci puoi far girare qualche programmino e i giochi, mentre dotandoli (specialmente l'ultimo) di accelleratrici, che danno la possibilità di implementare simm per incrementare la memoria Ram, si dischiudono le porte per nuovi software, spesso con funzionalità notevoli. Ma non mi stupirei che un Amiga liscio possa fare di più. Invece con un 1200 espanso, o un 4000, anche liscio, puoi praticamente farci tutto. Da un semplice gioco, ad un programma di modellazione 3D. Insomma, tutto quello che la fantasia ti suggerisce! Per queste schede, puoi rivolgerti alla DCE o alla Metabox, che troverai nei link più in basso. D1.3: ho cambiato hd al mio pc: posso riutilizzare quello vecchio sul mio A500? R1.3: Su Amiga sono (o erano) disponibili controller dei seguenti tipi (in ordine cronologico): XT-BUS, AT-BUS/IDE, SCSI. Disponendo di uno di questi e' possibile collegare il relativo hd in proprio possesso. Da precisare pero' che solo A600/A1200/A3000/A4000(T) dispongono di un controller fornito di serie (tutti IDE, escluso A2500 e A3000 con uno SCSI-1, ed A4000T che monta anche uno SCSI2); negli altri casi e' necessario procurarselo separatamente. Inoltre alcune versioni del 600, equipaggiate con il Kick 37.299 non possegono lo scsi.device, quindi non possono bootare. Una soluzione fattibile potrebbe essere "grabbare" lo scsi.device da un Amiga che lo possegga, e caricarlo su floppy. Oppure dotare il 600 di una nuova rom. D1.4: posso collegare il mio A500 al monitor del pc? R1.4: Si, è possibile, ma è fortemente sconsigliabile. L'uscita è in rgb, ed è impossibile per i monitor SVGA standard agganciare i 15Khz delle risoluzioni pal di Amiga. Le risoluzioni gestibili dai VGA spesso non sono compatibili con alcuni software, che putroppo aprono schermi a 15Khz. I modelli ECS, possono uscire a 31Khz, ma con qualche difficoltà. Per i modelli 1200 e 4000 esistono scandoubler che raddoppiano la frequenza verticale, ma non so se vadano anche sui vecchi modelli. Un Monitor multiscan potrebbe farcela, purchè agganci i 15khz. D1.5: posso usare il mio vecchio A1084 sul pc? No. Lo condanneresti a morte. Tuttavia, se la tua scheda video possiede un'uscita Pal, oppure hai una vecchia CGA con uscita in TTY, puoi usarlo tranquillamente. D1.6: Ho rotto l'alimentatore, posso sostituirlo con uno per PC ? R:1.6: Si, ma devi lavorarci un po' su. basta connetterci lo spinotto d'alimentazione del tuo Amiga, connettore, che a seconda del modello di Amiga non sempre e' di facile reperibilita'. Ti consiglio quindi di riciclare quello vecchio, note le piedinature. Per il A3000 vi e' un problema aggiuntivo: infatti gli alimentatori di questi due modelli prevedono anche un segnale di "Tick" a 50Hz. Su alcune revisioni e' possibile farne a meno generandolo internamente dai cia spostando un ponticello; in questo caso, però s'impone la ritaratura dell'uscita VGA deinterlacciata. Comunque e' disponibile su Aminet lo schema di un semplice circuito basato su un fotoaccoppiatore per ovviare all'inconveniente. Quanto detto sopra vale per gli alimentatori di tipo AT; per gli ATX il discorso e' diverso, in quanto essi prevedono la possibilita' di mettere la macchina in standby via software. Sono adattabili, ma con un lavoro maggiore. D1.7: Cosa posso collegare alla PCMCIA di A600/1200? R1.7: Squirrel SCSI, un controller, Netax 2000 una scheda di rete, e tutto quello che su Amiga abbia un driver. Con il driver cnet.device, puoi usare una qualsiasi scheda di rete compatibile NE2000. Cmq è possibile usare PCMCIA come fastRam a 16 bit! D1.8: Ho rotto il driver floppy di Amiga, come posso fare? R1.8: Amiga usa floppy da 880KB con segnale di autoriconoscimento del floppy. Sostituire un floppy Amiga con uno PiCi è semplice, se si è in possesso di un modello con 6 o più pin. Bisogna variarne la geometria, ed il metodo migliore è quello per prove ed errori. Comunque, i floppy disk driver "ricondizionabili" sono ahimè in via d'esaurimento, ma ciò non ha fermato la fervida immaginazione degli amighisti; infatti con un semplice circuito è possibile generare i codici di autochange. D1.9: Che cosa vogliono dire quei colori al boot? Amiga ha un sistema "visuale" per esplicare i problemi che incontra al post. Ecco come carpirlo quando ti indica la sua malattia: Grigio chiaro: Configurazione corretta. Rosso Errore nella Rom: controllare se la rom è installata correttamente nel suo alloggiamento. Verde Errore nella Chip RAM Blu: Non è un errore "ufficiale". Lo è stato nelle primissime versioni del Kick (pre-1.0), ma non dovrebbe ripresentarsi più, anche se sul 1200 del sottoscritto ha fatto la sua comparsa dopo un errore del software dovuto ad un programma in beta. Lo schermo blu indica un errore generico del sistema senza problemi hardware. Giallo: La Cpu è stata bloccata per un difetto del software o altro.. Porpora: Un altro errore non "ufficiale", ma è causato da Rom difettose. Attenzione, però! Questo schermo è comparso anche dopo l'utilizzo di una scheda acceleratrice per A1200 Hardital TQM 030, in seguito alla sostituzione del modulo Simm da 8Mb con uno da 32MB. Quindi, controllate le Ram! D2.0: Che cosa gira su Amiga? Tutto quello che vuoi; da orologi ad organizer, da blocchi note a Elaboratori di testo, da visualizzatori a sofisticati pacchetti di grafica avanzata, da convertitori a browser internet, da semplici animazioni a notevoli software di rendering 3D, come Lightwave, o tools per la presentazione, come lo Scala MM, che sono nati qui. D2.1: Ho una serie di dischi con dati e programmini vari: come faccio a trasferirli sul pc? R2.1: Ci sono diversi metodi: Il piu' semplice e' quello di sfruttare CrossDOS che e' fornito di serie dalla versione 2.1 di AmigaOS. Mountando il device PC0: (o chi per lui) e' possibile leggere/scrivere direttamente dischi in formato msdos da 720Kb o 1.44Mb a seconda del drive presente sulla propria macchina. Esistono anche altri tool similari, quali i vetusti MessyDOS o Dos2Dos. Nota: gli unici due che possano gestire i "nomi lunghi" di windows95 sono il CrossDOS 7, commerciale o il freeware XFS, che funziona in maniera analoga. Tramite CrossDOS e' anche possibile leggere direttamente il contenuto di un hd in formato FAT16 o FAT32 collegato direttamente ad un Amiga. E' sufficiente generare una mountlist tramite MountDOS (disponibile su aminet) e mountare il device. Esistono comunque dei tools come msd95 o handler come xfs che permettono la lettura della FAT32. Naturalmente e' anche possibile un collegamento diretto tramite parallela o seriale usando tool quali parnet/sernet (disponibili su aminet) o con un qualunque programma di comunicazione. E' anche possibile appoggiarsi al TCP/IP + Samba o simili, via seriale, parallela o Ethernet. Oppure, utilizzando un controller aggiuntivo quale il Catweasel, disponibile anche in versione ISA (per ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito del produttore http://www.jschoenfeld.com) O, ancora, se ti vanno gli hack, http://www.metamonk.com/afr/ e ti costruisci un drive da collegare alla parallela per leggere i floppy Amiga. D2.2: Posso leggere scrivere formattare, dischi fissi, zip cartucce varie di PC, MAC con Amiga? R2.2: Si, con l'apposito tool (vedi su) e l'impiego delle mount list. D2.3: Quali stampanti, scanner, modem ecc... posso usare sul mio Amiga ? Ci sono i drivers ? R2.3: Tutte. Occhio sul 1000 che aveva seriale e parallele fuori standard e con due pin Killer che esportano corrente a 5V. Per i driver su Aminet puoi trovare ciò che ti serve. Attento per le stampanti GDI, sono incompatibili con Amiga. Anche i modem possono dare problemi, specie i WinModem, ottimizzati per Win9x, che spesso non funzionano su Amiga (e non solo) Ci sono per le stampanti anche tools sviluppati da terzi come Turboprint e altri. Cmq, necessiti di un Amiga carrozzato. D2.4: Come posso collegare in rete locale il mio Amiga con altri computers ? R2.4: Si, ma con limitazioni. Se non è particolarmente aggiornato, la soluzione migliore resta il cavo seriale (null modem) o una connessione parallela. Altrimenti si può procedere con Samba. (devi avere l'hw per farlo). D2.5: Ma l'Amiga si puo' collegare ad internet? R2.5: Certo, occorrono: - un abbonamento a Internet (compresi i free) - almeno una CPU 68020 e 4/8MB di FAST RAM, per la navigazione grafica, di meno per Lynx ed e-mail - un modem esterno (o anche PCMCIA se hai un A600/1200) - Il nuovo system 3.5 o - uno stack TCP/IP tipo Miami/Genesis/TermiteTCP (quest'ultimo non piu' supportato) o la suite di programmi NetConnect che include Genesis - un browser, come AWEB, Voyager, IBrowse... Se disponi di poca memoria Ram (o solo chip), puoi limitarti alla navigazione testuale o alle mail. D2.6: Amiga può supportare Linux? Ed altri S.O? Si, ma con alcune problematiche. Per Linux necessiti della MMU, che A1000, A500 e 500+, A2000, non posseggono nativamente; dovresti avere per questi i dispositivi accelleratrici. (almeno 020 non non in versione EC) Potresti tentare con Minix, comunque. Gli altri Amiga, invece non hanno problemi, anzi, lo sai che un 3000 è stata la prima macchina ad avere Unix per uso grafico professionale (la celebrata Unix V R4) ? Puoi anche mettere NetBSD, con i problemi del caso. Con l'emulatore Fusion o il gratuito ShapeShifter, hai un Mac sotto i tasti, con MacOS ed in futuro BeOS (con una evoluzione in "fieri" del Fusion). D3.0: Ho un metodo sicuro per guadagnare...ed altro... R3.0: Sia ben chiaro. Simili post sono palesemente off topic. La catena alla "Rasmus Lino" è illegale, il mailbombing e' palesemente vietato, oltre che dalla netiquette, anche da molti provider in contratto, e la "Spedia" vieta la pubblicità sui newsgroup. Se la netiquette non ti fa ne' caldo e ne' freddo, sappi che verrai segnalato da qualcuno all'abuse di turno, e perderai l'account. Pensaci bene. D3.1: Dove posso comprare nuovo hardware e software per Amiga? R3.1: Guarda in fondo alla lista dei siti. Troverai quello che cerchi. D3.2: Compro/vendo/scambio hardware/software per Amiga R3.2: Fortunatamente esiste un newsgroup apposito: it.annunci.usato.amiga. E' disponibile anche il servizio 'Mercatino Amiga', curato dall'AGI (Amiga Group Italia, http://www.amyresource/AGI/Mercatino), dove ogni annuncio viene anche automaticamente postato sul newsgroup citato sopra. D3.3: Complimenti per il newsgroup, quanti bei ricordi... R3.3: Veramente esistevamo già da un bel po'...it.comp.os.amiga è il nuovo nome di it.comp.amiga! Comunque sei il benvenuto! D3.4: Dove posso trovare news ed altre informazioni sulla rete? R3.4: Prima di tutto qui. Se vuoi, puoi unirti alla Amiga Transactor Mailing List. Poi, come il punto 3.1 D3.5: Cos'e' Aminet? R3.5: Se cerchi del software per il tuo Amiga, Aminet fa per te. Contiene tutto il software sviluppato per amiga, ed il bello è che è tutto freeware o shareware, ed di buona qualità. In Italia è accessibile da: ftp://ftp.unina.it/index.html E' accessibile anche via web, e l'indirizzo del mirror italiano e': http://it.aminet.net/~aminet/ D3.6: Esistono libri e riviste dedicate ad Amiga ? Dove li trovo ? R3.6: Purtroppo i libri sono introvabili, ed in edicola c'è solo Enigma Amiga Life, edita dalla Pluricom. Su abbonamento o dai succitati fornitori c'è Amiga.it (rivista su CD) e sul Web Amigazette http://members.xoom.it/amigazette/ D3.7: Cerco kickstart e wb per UAE R3.7: Tutte le versioni di AmigaOS, dalla 1.0 alla 3.1, sono di proprieta' di Amiga Inc., e NON sono liberamente distribuibili; quindi per poter emulare un Amiga, utilizzando UAE o Fellow, senza commettere un reato, si puo' procedere in uno dei seguenti modi: - acquistando presso un rivenditore Amiga l'unica versione attualmente disponibile di AmigaOS, ovvero la 3.5, consistente in un cd rom e di 1 o 2 rom (a seconda del modello di Amiga per il quale si acquista il sistema operativo), e chiedendo ad una amico con un Amiga di crearci le immagini della/e rom dato che il CD è in ISO. - acquistando un Amiga vero, completo di kickstart e dei dischetti originali del sistema operativo e provvedendo noi stessi alla creazione delle immagini del kickstart e dei dischetti; - acquistando Amiga Forever dell'italiana Cloanto (http://www.cloanto.com), consistente in una distribuzione legale, autorizzata dalla casa madre Amiga Inc., dell'immagine su file del kickstart, e del resto del sistema operativo, oltre a una delle ultime versioni di UAE e di Fellow, e ad altro software scritto dalla Cloanto. La terza soluzione e' senz'altro la piu' comoda, in quanto non e' necessario un Amiga vero per poter creare le immagini del kickstart e dei dischetti del s.o., i quali, senza dell'hardware apposito, non possono essere letti da nessun floppy drive per pc. Amiga Forever e' disponibile sia su cdrom, che online (pagabile con carta di credito). E, tra l'altro, se sei interessato alla storia Amiga, con il Cloanto Plus Pack hai le rom dalla 1.0 fino alla 2.05, compresi i relativi WB, oltre che gli MP3 di Jay Miner, papà di Amiga. D3.8: Cerco chiavi, crack, giochini vari, rom per mame. R3.8: Quello che chiedi è illegale. E poi, ti sembra bello rubare ad una comunità che della collaborazione ha fatto il suo motto? E, se proprio sei alle ricerca delle rom dei giochi per il mame, apri i floppy per Amiga e togli il chippino che ci troverai. C'è un disco di plastica? Ops! Vai a giocare con la PSX, che forse è meglio per te. D3.9: Ma perche' non cambiate computer? (alcuni si limitano ad esprimere curiosità, altri si abbandonano a ricordi, ma la maggior parte spara una raffica d'insulti gratuiti). R3.9: Amico mio, se sei curioso, ti rispondo con poche parole: cambieresti una cosa che va bene, che ti piace, e al quale ti ci sei affezionato, sul quale hai dedicato tempo per farlo tornare a nuovo? Se no, ecco perché io uso Amiga. Se, invece, insulti, ma non hai nulla altro da fare? Ci risentiremo al tuo prossimo crash. D4.0: Ho un vecchio amiga che non uso da anni: ho sentito parlare di mirabolanti novita' riguardo alla "commodor" (ma non era fallita?) R4.1: La Commodore (www.commodore.com) attualmente è una ditta che non ha nulla a che fare con i computer e l'informatica. Si occupa infatti dello smaltimento dei rifiuti tossici :-) Il marchio C= è ora proprietà della Tulip, (www.commodore.net) Come produttore di computer il marchio Commodore è stato rilevato prima da Escom, per poi finire nelle mani di una non meglio precisata società asiatica, fallita nel 1998. (Forse era il nome Commodore a portare sfiga, non "Amiga"!) Per quanto riguarda invece la tecnologia Amiga, essa è passata di mano molte volte, "ESCOM" per prima. Poi la "VISCORP" ha tentato la scalata senza una lira in tasca... Infine siamo giunti ai giorni nostri in cui la Phase5, che a quanto pare ora è tra le mani della DCE ha sviluppato schede acceleratrici per A1200, 3000 e 4000 basate sull'accopiata di processori RISC PowerPC e 68k... (In pratica le due CPU vanno in parallelo, una gestisce il SO e l'altra il soft più avido di risorse). Oltre a questo ha rilasciato anche una scheda grafica 2D-3D (B/CvisionPPC) per le suddette schede capace di ovviare all'ormai obsoleto chipset AGA.. Ultimamente sono state annunciate diverse schede G3/G4 in corso di sviluppo da parte di diversi produttori, come la Metabox. Attualmente la tecnologia Amiga è nelle mani della Amiga Corporation di Bill McEven, mentre i brevetti sono ancora nella casseforti di Gateway e stiamo attendendo novità . Di sicuro c'è il system 3.5 che è davvero aggiornato. Epilogo: siti utili. http://www.wgcomputers.it/ (che sta liquidando le scorte Amiga) http://www.tecnostar.com/ http://www.idealia.net/darkage/ http://www.dbline.it/ http://www.mclink.it/com/robymax/ http://www.fractalminds.it/ http://www.bsgate.it/avs/ http://www.computermagic.it/page5/Frame65086.html Altri siti da visitare: http://www.amiga.de/ http://www.amiga.com/amigaos35/ http://www.cix.co.uk/~index/ http://www.phase5.de/ (non attualmente disponibile) http://www.haage-partner.com http://www.cucug.org/Amiga/ http://www.amyresource.it/AGI/ http://www.dcecom.de/ -------------------- [3.3] Digital VAX >>> di Cthulhu, 2/11/99. Ne esistono di diversi, dai desktop per scrivanie, ai caloriferi che potete tenere accanto al letto, d'inverno vi scaldano pure, passando per i comodini con tanto di rotelle e frigoriferi, fino ad arrivare ai ciclopi. Ma, finche' riuscite a farli entrare in casa, e avete la possibilita' di alimentarli (tensioni e sopratutto CORRENTE!), non fatevi scrupoli. I piu' appetibili per uso casalingo sono i MicroVAX/VAXServer serie 3100 e 4000 VLC (entrambi prodotti ancora fino al 1999), nonche' il vecchio 2000. Tutti in grado di stare su una scrivania. Oggi DIGITAL e' stata acquistata da COMPAQ, ma il marchio e' duro a morire. La storia quasi completa dei VAX la potete trovare ad http://telnet.hu/hamster/vax/e_index.html . [3.3.2] Dove trovarli Non sono estremamente diffusi, ma ci sono anche in Italia. Scuole superiori, enti piu' o meno privati di ampie dimensioni sono il luogo in cui cercare. A volte capitano anche in quelle specie di discariche a gestione familiare, rifornite dalle istituzioni sopra menzionate. Portatevi un mezzo mobile con un ampio baule, sempre. Discorso diverso invece per le parti di ricambio. Vari sono i bus utilizzati, ma per nessuno di questi e' pensabile di trovare facilmente in Italia accessori e ricambi. Dovrete gironzolare un po' per il mondo, in particolar modo USA e UK. In linea di massima, scordatevi di poter usare i pezzi da PC (fanno forse eccezione, per qualche 3100, le SIMM, ma non ne sono certo). Per quelli dotati di interfaccia SCSI (i 3100 e i 4000 SLC la hanno incorporata, seppur con connettori non troppo comuni), e' necessario tuttavia prestare attenzione all'accoppiata hardware/versione VMS. Non tutte le periferiche potrebbero venir riconosciute correttamente. [3.3.3] Software Il sistema operativo nativo dei VAX, l'OpenVMS (ex VMS), e' tuttora sviluppato e venduto, sia per VAX che per Alpha. Costa caro, oltre ad avere un sistema di licenze piuttosto intricato. Tuttavia, per uso hobbyistico, e' stata rilasciata una licenza gratutita, insieme ad una distribuzione comprensiva di OVMS, stack TCP/IP, DEC C, e altro. In piu', svariato freeware e' disponibile per OpenVMS, che comunque nelle sue ultime reincarnazioni e' molto *nix-friendly, dal punto di vista del porting del software. Per ottenere una licenza di tipo hobbyistico, bastano questi semplici passi: - registratevi presso il DECUS Italiano. La registrazione e' gratuita. **NOTA: Allo stato attuale il DECUS Italiano sembra scomparso! :( - richiedete presso il sito di Montagar la licenza base e le licenze per i pacchetti aggiuntivi. - ordinate il CD con OVMS, eventualmente la raccolta di freeware. Consigliata carta di credito, ma sono solo 37$. Le licenze hanno durata un anno, sono rinnovabili gratuitamente. E, ovviamente, sono valide solo per uso non commerciale del sistema. Al progetto Hobbyist prendono parte, oltre a COMPAQ, altri produttori di software, per cui e' possibile provare altri stack TCP/IP, o programmi di deframmentazione. Un ottimo WEB server, l'OSU HTTPD, e' disponibile free, e sempre free da poco, in versione alpha, anche APACHE (si, proprio lui, sul VAX!). WEBALIZER e ANALOG girano anche su OVMS. Tra gli altri, mi vengono in mente PERL, VI, GCC, SAMBA, WGET, CDRECORD. Se poi VMS proprio non vi piace, o la macchina che avete recuperato non e' in grado di usarlo (se facevano parte di un cluster, potevano contare su risorse condivise che ora non hanno in quantita' adeguata - vedi HDD!), NetBSD e' in grado di funzionare su alcuni modelli. Ah, un ultima cosa! E' probabile che non sappiate quale sia la password dell'utente SYSTEM (che, per far un analogia, di solito e' cone dire 'root' su uno unix)... beh, dato che avete accesso alla console, c'e' un modo per ovviare a questo. Consultate le FAQ disponibili a partire dal sito ufficiale di OpenVMS, e scoprirete come aggiare questo che, dopo tutto, e' solo un piccolo ostacolo. [3.3.4] Links - Digital http://www.openvms.digital.com/ DIGITAL OpenVMS Systems ftp://ftp.openvms.digital.com DIGITAL OpenVMS FTP Site http://www.openvms.digital.com:81/ DIGITAL OpenVMS - OnLine Manuals http://www.digital.com/SPD/ DIGITAL Software Product Description http://www.digital.com/info/alphaserver/solutions/ibi/oldspecs DIGITAL Old VAX Specs http://www.openvms.digital.com/openvms/products/ips/apache/index.html Apache on OpenVMS - Software http://vms.gnu.ai.mit.edu/ GNU & VMS http://linux.dreamtime.org/decnet/ DECnet for linux ftp://ftp.qsl.net/pub/wb8tyw/ WB8TYW - Sockeshr / SAMBA on CMUIP ftp://ftp.progis.de/pub/vms/ GCC / GAS / UTILS for VAX http://www-pi.physics.uiowa.edu/~dyson/ WEB Stats http://www.er6.eng.ohio-state.edu/www/doc/serverinfo.html OSU HTTPD http://www.sidhe.org/vmsperl/index.html Perl - Hardware http://www.prodec.co.uk/ Prodec - Used VAX http://www.system-resale.ca/ System-Resale - Used VAX http://www.islandco.com/ IslandCO - Used VAX http://www.glcomp.com/ GLcomp - Used VAX http://www.ur-net.com/newman-used-dec/ UR-Net - Used VAX http://www.ficompinc.com FiComp - Used VAX http://condor.lpl.arizona.edu/~vance/vaxbar.html VAX-BAR http://i41am1.ira.uka.de/images/machines/vax/gallery.html VAX Gallery http://i41am1.ira.uka.de/Library/Hardware/Machines/DEC/vax/index.html VAX Gallery - HW Spec. http://www.tmesis.com/hobbyist/ Hobbyist Hardware Helpline - Info http://www.levitte.org/~ava/ Information about the VMS operating system http://web.tin.it/decus/ Decus Italia Home Page http://eisner.decus.org DECUServe http://decuserve.decus.org DECUServe http://www.vaxarchive.org VAX Archive - just everything... http://vaxine.bitcon.no NetBSD on VAX http://members.gtw.net/~taylor/tms/ovmsring/OpenVMShome.html OpenVMS WebRing http://kuhub.cc.ukans.edu/www/html/ssb71/6015/6017ptoc.htm VMS Sysadmin Guide http://www.help-site.com/vax/ HELP-SITE.COM Computer Help [VAX/VMS] http://www.uniud.it/ccuu/vms/the_page.html OpenVMS - una pagina in Italiano http://www.antinode.org/dec/ DEC Cables - Hobbyist http://www.montagar.com/hobbyist/ OpenVMS Hobbyist License & Media KIT - Training http://onlinecgi02.compaq.com/ase/ase_alpha_ovms.html Compaq.com - ASE Program: ASE Alpha/OVMS Specialist http://www.compaq.com/training/2214.html Compaq.com - Compaq OpenVMS Self-Assessment Study Guide - Other http://www.NetBSD.org/Ports/vax/index.html NetBSD on VAX http://www.forest-edge.net/evax.html VAX Emulator -------------------- [3.4] Silicon Graphics -------------------- >>> di Davide G. Borin, 7/10/1999 La Silicon Graphics ha iniziato la sua attivita` nel 1982 producendo terminali grafici, passando poco piu` tardi alla crazione di stazioni grafiche, utilizzando CPU Motorola 680x0. Queste macchine (serie IRIS 1000, 2000 e 3000) sono pressoche` impossibili da trovare: in anni che seguo i newsgroup di compravendita USA non ne ho mai vista una in vendita ne` ho mai sentito di qualcuno che ne possedesse! Eccone comunque un elenco: IRIS 1000: 68000 8 Mhz, Terminale IRIS 1200: 68000 8 Mhz, Terminale IRIS 1400: 68010 10 Mhz, Workstation IRIS 1500: 68010 10 Mhz, Workstation IRIS 2000: 68010 10 Mhz, Terminale(?) IRIS 2200: 68010 10 Mhz, Terminale(?) IRIS 2300: 68010 10 Mhz, Workstation(?) IRIS 2400: 68010 10 Mhz, Workstation IRIS 2500: 68010 10 Mhz, Workstation rack-mount I 2300, 2400 e 2500 sono anche stati prodotti in versione Turbo (2300T, 2400T e 2500T), con CPU 68020 e piu` RAM. Queste di seguito sono tutte workstation. Sono indicati il numero di Geometry Engine (GE), il numero di bit-plane e la RAM installabile: IRIS 3010 : 68020 16 Mhz, 10 GE, 8 BP, 4/16 MB RAM IRIS 3020 : 68020 16 Mhz, 10 GE, 8 BP, 4/16 MB RAM IRIS 3030 : 68020 16 Mhz, 10 GE, 32 BP, 8/16 MB RAM IRIS 3110 : 68020 16 Mhz, 12 GE, 8 BP, 4/8 MB RAM IRIS 3115 : 68020 16 Mhz, 12 GE, 8 BP, 4/8 MB RAM IRIS 3120 : 68020 16 Mhz, 12 GE, 8 BP, 4/16 MB RAM IRIS 3120B: 68020 16 Mhz, 12 GE, 8 BP, 4/16 MB RAM IRIS 3130 : 68020 16 Mhz, 12 GE, 32 BP, 8/16 MB RAM Inutile dire che la scheda video era MOLTO piu` potente della CPU! A partire del 1987 la Silicon Graphics inizio` ad utilizzare CPU MIPS a 32 bit, acquisendo poi nel 1988(?) la MIPS stessa. Queste macchine sono gia` piu` facilmente reperibili, soprattutto gli ultimi modelli: 4D60 : R2300 8 Mhz Professional Iris 4D70 : R2000 12,5 Mhz Professional Iris 4D50 : R2000 8 Mhz Professional Iris, variante economica del 4D/70 4D80,85: R2000 16,67 Mhz Professional Iris 4D120 : R2000 16,67 Mhz Power Series, 2 moduli CPU 4D20 : R3000 12,5 Mhz Personal Iris 4D2x0 : R3000 25 Mhz Power Series, 2 moduli CPU 4D210 : R3000 25 Mhz Power Series 4D25 : R3000 20 Mhz Personal Iris Indigo : R3000 33 Mhz 4D30 : R3000 30 Mhz Personal Iris 4D35 : R3000 36 Mhz Personal Iris 4D310 : R3000 33 Mhz Power Series 4D3x0 : R3000 33 Mhz Power Series, 2 CPU 4D4x0 : R3000 40 Mhz Power Series, 2 CPU Nel 1992(?) si passo` da CPU a 32 bit a CPU a 64 bit (MIPS R4x00), ma qui andiamo gia` al di fuori del Retrocomputing: cito solo l'Indigo R4000, in quanto utilizza le stesse schede di espansione (e video) dell'Indigo R3000; anche il case, tastiera e mouse sono uguali, ma cambia la scheda madre, l'alimentatore e la RAM (SIMM a 72 pin Fast Page con parita`, standard). E` ulteriormente aggiornabile con un modulo CPU R4400 a 150MHz. [3.4.1] Dove reperirli e a cosa prestare attenzione in caso di acquisto Come gran parte delle workstation UNIX, e` molto difficile (ma non impossibile) trovare vecchie macchine Silicon Graphics in Italia. Conviene seguire assiduamente i newsgroup misc.forsale.computers.workstation e comp.sys.sgi.marketplace. Esistono poi negli USA alcuni rivenditori di usato SGI, ma Reputable Systems (http://www.reputable.com) sembra l'unico a tenere anche macchine di interesse per il Retrocomputing (prevalentemente Indigo). Tutte le vecchie macchine Silicon Graphics necessitano di tastiera e mouse proprietari! Anche i piu` recenti (in termini di Retrocomputing) Indigo e 4D3x, pur utilizzando il connettore PS/2, non funzionano con questo tipo di tastiere! Altro componente degno di attenzione e` la RAM: tra i vecchi modelli solo i 4D2x usano SIMM standard a 30 pin (con parita`), tutti gli altri necessitano di RAM proprietaria, spesso difficile e costosa da reperire. Gli hard disk utilizzati sono invece normali SCSI, ESDI o SMD da 5 1/4" (con l'eccezione dell'Indigo che usa drive SCSI da 3 1/2"). Attenzione comunque: i drive interni sono montati su degli appositi supporti che ne facilitano la sostituzione. Se acquistate una macchina senza hard disk cercate quindi di farvi dare almeno questi supporti, che, ancora una volta, sono difficili e costosi da reperire. Infine il monitor: la quasi totalita` dei computer in questione (sui 680x0 non so che dire, pero`) produce un segnale RGB analogico con sincronismo composito sul verde, con risoluzione di 1024x768 a 60 Hz di refresh verticale o, piu` spesso, 1280x1024 a 60/65 Hz. Inutile dire che molti dei normali monitor SVGA per PC non accettano questo tipo di segnale... La serie 4D utilizza un connettore video a 3 BNC, quindi un eventuale cavo per collegarli ad un opportuno monitor per PC e` abbastanza facile da trovare o al limite autocostruibile. L'Indigo invece e` provvisto di connettore 13W3: tale connettore e` relativamente costoso e difficilmente reperibile (tanto per cambiare), quindi l'autocostruzione di un cavo di conversione puo` essere problematica. Esistono comunque cavi del genere gia` assemblati: si possono acquistare in Italia direttamente dalla SGI (credo) e da Foxtron (http://www.foxtron.com) e da numerosi altri negozi negli USA. Attenzione pero`: anche le workstation Sun usano il 13W3, ma con una piedinatura diversa! Occhio quindi a comprare il cavo giusto. Le cose si fanno piu` semplici con la scheda video Entry Level (LG1) dell'Indigo, provvista anche di connettore standard SVGA DB15 con segnali di sincronismo separati: in tal caso basta un qualsiasi monitor per PC che tenga i 1024x768 a 60 Hz. Anche ALCUNI modelli di scheda video per i Personal Iris hanno anche il connettore DB-15 con segnali standard SVGA (1024x768 60 Hz o 1280x1024 se collegate il cavo DOPO il boot), ma occorre verificarlo caso per caso: io ne ho due identici, ma uno con il DB15, l'altro senza! Voglio comunque far notare che tutti i computer Silicon Graphics con CPU MIPS possono essere utilizzati anche senza tastiera ne' video: basta collegare alla prima seriale (RS-232) un terminale VT100 od un computer che lo emuli, settato a 9600bps, 8 bit, senza parita`, 1 stop bit. Probabilmente lo stesso vale per quelli con CPU 680x0, ma non ne sono sicuro... Attenzione! I connettori DB9 maschio delle seriali non hanno la stessa piedinatura del DB9 femmina dei PC! Usate "man serial" da IRIX o cercate nella pagina "This old SGI" per la piedinatura corretta. [3.4.2] Il sistema operativo IRIX Sulla totalita` dei computer sopra elencati esiste una sola scelta di sistema operativo: IRIX, uno degli innumerevoli UNIX, creato dalla Silicon Graphics stessa. Non ci gira Linux, ne' alcuna variante di BSD Open Source, ne' qualsiasi altra cosa possa venirvi in mente. E` conseguentemente di fondamentale importanza possedere in una qualsiasi forma questo S.O., peraltro ottimo, ed anche nella corretta versione per la vostra macchina, se volete farci qualcosa! IRIS 2x00, 3xx0: fino a IRIX 3.2 4D50/60: fino a IRIX 4.0.5 Tutti gli altri: fino ad IRIX 5.3 (per i 4D70/80: fino a IRIX 4.0.5 se la scheda video e` la G o se e` assente) Non usare una versione di IRIX precedente alla 3.3 su macchine con CPU MIPS! Installare IRIX puo` essere banale o estremamente difficile, a seconda del computer e del media su cui avete il S.O.: in particolare installare IRIX 5.3 da CD-ROM (il lettore deve gestire rigorosamente i blocchi a 512 byte!) sulle macchine piu` vecchie, che non gestiscono il CD-ROM nelle ROM di boot, puo` essere decisamente problematico. In tal caso avere un altro SGI con IRIX 5.3 permette l'installazione via rete, risolvendo tutti i problemi. Usare Linux o comunque una altro UNIX come server d'installazione non e` supportato. Io non ci sono riuscito, ma non ci ho neanche provato moltissimo. [3.4.3] Software per IRIX Una volta in possesso di un bel Silicon Graphics con IRIX correttamente installato, generalmente ci si vuole fare girare qualche programma! Qui le possibilita` sono due: si cerca in rete qualcosa di gia` compilato o ci si compila del software Open Source. La prima scelta e` fattibile se si ha IRIX 5.3, ma e` veramente poco il software aggiornato per questa versione del S.O., che risale al 1994... La seconda scelta e` spesso preferibile, ma attenzione! IRIX prima della versione 6.2 non comprende il compilatore C e nemmeno gli header per la compilazione con gcc o egcs! E` quindi NECESSARIO avere il pacchetto IDO (Integrated Developer Option) per procedere a qualsiasi tipo di compilazione. Ovviamente esisterebbe una terza strada: acquistare vecchio software commerciale, ma anche qui ci sono problemi: le licenze del software Silicon Graphics sono abbastanza strane: a quanto ho capito, IRIX e IDO sono legati alla macchina, mentre software di modellazione come Maya sono legati al proprietario; inoltre e` illegale vendere software SGI usato da parte di chiunque tranne la SGI stessa o rivenditori autorizzati... Inutile dire che acquistare software dalla SGI e` estremamente costoso, sempre che si trovi qualcosa di cosi` vecchio! [3.4.4] Qualche commento finale I vecchi computer Silicon Graphics sono a mio parere un "must" per qualsiasi collezionista di retrocomputing. Sono sempre stati molto avanti per i tempi, sono costruiti i maniera estremamente robusta ed hanno un sistema operativo affascinante. Ve lo immaginate un computer che nel 1987 aveva una scheda video a 1280x1024 24bpp, overlay a 4 bit, Z-buffer a 24 bit, accelerazione hardware 2D e 3D? Era il 4D60! Vorrei averlo... [3.4.5] Link su Internet E` inutile che vi sommerga di link: gia` partendo da "SGI Help" trovate praticamente tutto quanto puo` servirvi... - SGI : http://www.sgi.com - SGI Italia : http://www.sgi.it - SGI FAQ : http://www-viz.tamu.edu/~sgi-faq/ - SGI Technical Advice and Information (ottimo sito!) : http://www.futuretech.vuurwerk.nl/sgi.html - SGI Help : http://www.sgihelp.org - This Old SGI : http://www.geocities.com/SiliconValley/Pines/2258/4dfaq.html - Indigo Page : http://gnome.brokenbytes.org/iris/ - Technolust: The Indigo Page : http://www.agamemnon.org/indigo/ -------------------- [3.5] Sun ------- >>> di Davide G. Borin, 7/10/1999 La Sun inizio` la sua attivita` nel 1982(?) con la serie Sun 1: non mi e` ben chiaro che diffusione abbiano avuto queste macchine, ma di certo oggi sono incredibilmente rare! Mai vista una in vendita! Sun-1 : 68000 ? MHz 1/100 : 68000 10 MHz 1/100U : 68010 10 MHz 1/170 : 68010(?) Poco piu` tardi inizia il vero successo commerciale con la serie Sun 2. Anche queste sono piuttosto rare, ma ne ho vista vendere una o due: 2/120 : 68010 10 MHz, bus Multibus 2/170 : 68010 10 MHz, bus Multibus 2/50 : 68010 10 MHz, bus VME, workstation 2/130 : 68010 10 MHz, bus VME 2/160 : 68010 10 MHz, bus VME Con la serie Sun 3 la Sun adotta la CPU 68020 (68030 in pochi ultimi modelli). Alcuni di questi computer sono relativamente facili da trovare negli USA. Tutti montano come FPU il 68881 o il 68882 per i 68030, e una MMU proprietaria, tranne i 68030, che l'avevano integrata. Escluse le workstation (3/50, 3/60 e 3/80), tutti sono server desk-side o rack-mount dotati di bus VME. 3/160 : 68020 16,67 MHz 3/75 : 68020 16,67 MHz 3/140 : 68020 16,67 MHz 3/150 : 68020 16,67 MHz 3/180 : 68020 16,67 MHz 3/110 : 68020 ? MHz 3/50 : 68020 15,7 MHz 3/60 : 68020 20 MHz 3/60LE: 68020 20 MHz 3/260 : 68020 25 MHz 3/280 : 68020 25 MHz 3/80 : 68030 20 MHz 3/460 : 68030 33 MHz 3/470 : 68030 33 MHz 3/480 : 68030 33 MHz 3/E : 68020 ? MHz La Sun ha prodotto anche tre macchine con CPU Intel. Avevano bus ISA assieme ad uno proprietario a 32 bit. Se ne trovano ancora in giro, ma hanno avuto un successo limitatissimo : 386i/150 : 80386 20 MHz + 80387 386i/250 : 80386 25 MHz + 80387 486i : 80486 (rarissimo) Con il 1990 (o 1989?) inizia la transizione definitiva verso le CPU SPARC. Elenco solo alcune di queste macchine, in quanto sono veramente al limite del Retrocomputing: 4/260 : 16,67 MHz, bus VME 4/110 : 14,28 MHz, bus VME 4/280 : 16,67 MHz, bus VME 4/150 : 14,28 MHz, bus VME 4/330 : 25 MHz, bus VME 4/310 : 25 MHz, bus VME 4/350 : 25 MHz, bus VME 4/360 : 25 MHz, bus VME 4/370 : 25 MHz, bus VME 4/380 : 25 MHz, bus VME 4/390 : 25 MHz, bus VME 4/470 : 33 MHz, bus VME 4/490 : 33 MHz, bus VME SPARCstation/server 1 (4/60) : 20 MHz, bus SBus SPARCstation SLC (4/20) : 20 MHz, tutto nel monitor (HD escluso) SPARCstation IPC (4/40) : 25 MHz, bus SBus SPARCstation 1+ (4/65) : 25 MHz, bus SBus SPARCstation/server 2 (4/75) : 40 MHz, bus SBus SPARCstation ELC (4/25) : 33 MHz, tutto nel monitor (HD escluso) SPARCstation IPX (4/50) : 40 MHz, bus SBus SPARCstation Classic : 50 MHz, bus SBus SPARCstation LX : 50 MHz, bus SBus Solo le SPARCstation sono workstation, gli altri sono server desk-side o rack-mount. Al giorno d'oggi la Sun e` probabilmente la puo` grossa ditta produttrice di workstation e server UNIX e Solaris il piu` usato sistema operativo commerciale per grossi server Internet. [3.5.1] Dove reperirli e a cosa prestare attenzione in caso di acquisto Le SPARCstation sono reperibili, pur con una certa difficolta`, anche in Italia: seguire i newsgroup sull'usato informatico puo` essere utile. Si puo` comunque tentare di rivolgersi a qualche rivenditore Sun (http://www.sun.it) o alla Foxtron (http://www.foxtron.com). Tutti gli altri modelli si trovano quasi esclusivamente negli USA (qualcosa anche in Gran Bretagna), seguendo i newsgroup misc.forsale.computers.workstation e comp.sys.sun.wanted o rivolgendosi a qualche rivenditore del posto (dovreste trovarli elencati su http://www.sunhelp.com). I modelli sono tantissimi ed e` difficile dare indicazioni precise: meglio leggersi le Sun Hardware FAQ (http://sun-www.picarefy.com/sun-www/index.html) caso per caso; posso comunque dare qualche informazione di massima. Ogni serie utilizza un tipo diverso di tastiera/mouse, sempre proprietario: type-1 per le Sun 1, type-2 per le Sun 2, type-3 per le Sun 3, type-4 e type-5 per le SPARC e le Sun 3 con 68030(?). Nulla si sa delle tastiere type-1. Le type-3, 4 e 5 (e 6, per la cronaca) sono compatibili tra di loro: occorre solo un semplice convertitore tra type-3 e type-4/5/6. Sembra inoltre che sia possibile usare una tastiera type-2 su una Sun 3 e quindi, probabilmente, anche il contrario (che sarebbe piu` utile!). Tutte le vecchie macchine Sun hanno utilizzato periferiche SCSI, a quanto ne so io, quindi con gli hard disk non dovrebbero esserci problemi. Le vecchie SPARCstation e il 3/80 tendono ad avere un problema: data l'eta` e` molto probabile che la batteria delle NV-RAM (che contengono i settaggi per l'OpenBoot PROM ed in particolare l'indirizzo hardware della ethernet e la data) sia scarica. Il problema nasce da fatto che tale batteria e` integrata nel chip della NV-RAM e tale chip e` difficilmente reperibile e abbastanza costoso! La macchina e` comunque utilizzabile, ma e` necessario immettere una noiosa sequenza di comandi per settare i parametri di boot ad ogni accensione e sistemare la data appena il boot e` completato. Inoltre alcuni pacchetti software comerciali basano la licenza sull'indirizzo hardware della ethernet! Le schede video delle prime macchine della serie Sun 2 generano segnali TTL monocromatici, con connettore DB9. Tutte le altre macchine con scheda video monocromatica generano segnali ECL e sincronismo TTL, sempre con connettore DB9. Inutile dire che in questi casi e` d'obbligo acquistare o comunque possedere un monitor adatto, quindi un Sun originale. Tutte le schede video a colori o tonalita` di grigio generano invece segnali RGB analogici con sincronismo composito separato, alla risoluzione tipica di 1152x900 66 Hz, con connettori a 4 BNC o 13W3. Gran parte (non tutti!) dei monitor per PC che tengano la risoluzione sopra detta sono quindi utilizzabili, con l'apposito cavo. Quest'ultimo e` abbastanza facilmente reperibile o al limite autocostruibile con poca spesa nel caso di scheda a connettore BNC, mentre deve essere acquistato (a caro prezzo, ma in calo ultimamente) in Italia dalla Sun o dalla Foxtron o da rivenditori negli USA, sempre che non lo si trovi usato, nel caso di connettore 13W3. Attenzione: anche molte workstation Silicon Graphics utilizzano il connettore 13W3, ma con una piedinatura diversa: occhio quindi ad acquistare il cavo giusto! Esistono comunque schede video a colori SBus con connettore DB-15 e segnali SVGA standard, ma e` raro trovarle installate... Voglio comunque far notare che tutti i computer Sun possono essere utilizzati anche senza tastiera ne' video: basta collegare alla prima seriale un terminale VT100 od un computer che lo emuli (sempre RS-232) settato a 9600bps, 8 bit, senza parita`, 1 stop bit, tramite cavo di conversione facilmente autocostruibile. Infine un commento sulle RAM: alcune macchine utilizzano SIMM a 30 pin: sono SIMM standard con parita`, quindi relativamente facili da trovare. Altre utilizzano SIMM a 72 pin: queste sono SIMM a 33 bit, 32 di dati e 1 di parita`; NON sono le SIMM standard dei PC! Probabilmente vanno bene le SIMM standard con parita` a 36 bit: ho letto di gente che ha avuto successo con questo tipo di RAM, ma io non posso garantirvelo al 100%. Al 99% si` pero`, sempre che utilizziate SOLO quelle e non configurazioni miste. [3.5.2] Sistema operativo Il sistemo operativo nativo per i vecchi computer Sun e` SunOS, uno UNIX stile BSD. Sulle SPARCstation/server puo` essere utilizzato anche Solaris (evoluzione di SunOS) fino all'ultima versione, la 2.7 o 7, come e stata rinominata. Solaris 7 puo` essere acquistato a pochi soldi direttamente dalla Sun, con una licenza di tipo non commerciale ("non profit"), ma avverto che e` piuttosto lento su queste vecchie macchine e richiede un minimo di 64 MB di RAM e 1GB di hard disk per poter essere usato almeno decentemente. SunOS e` invece reperibile solo come usato, tranne la versione 4.1.1 per la serie Sun 3 (e solo per quella!), scaricabile gratuitamente a http://sun3arc.krupp.net/ completa di patch per l'Y2K! Attenzione alla giusta versione di SunOS: Sun 1: spararsi in testa Sun 2: fino al 4.0.3 Sun 3: dal 3.0 fino al 4.1.1U1 i386 : dal 4.0 al 4.0.2 (cio` indica il successo di queste macchine...) SPARC: dal 4.0 in poi (controllare meglio caso per caso) Per le SPARC e` anche diponibile Linux e i vari BSD Open Source. Per le Sun 3 e` disponibile NetBSD. Tutti questi sistemi operativi posso essere installati via rete, ma per Solaris e probabilmente SunOS e` molto difficile utilizzare un server di boot che non monti lo stesso S.O.! Nel caso si utilizzi un CD-ROM (solo sulle macchine piu` recenti e` possibile), fare attenzione che il drive supporti il block size a 512 byte: non tutti i lettori CD-ROM offrono questo settaggio! [3.5.3] Software Per Solaris e Linux e` ampiamente disponibile su Internet software free, spesso anche in formato binario, gia` compilato. Per gli altri S.O. e` sempre possibile compilarsi software Open Source, dato che tutti questi S.O. comprendono un compilatore C. Fa eccezione Solaris, per il quale esiste comunque uno stabilissimo porting di gcc ed egcs. [3.5.4] Qualche commento finale Le workstation ed i server Sun sono tra i piu` diffusi al mondo fra quelli UNIX ad architettura non Intel. Sono anche state le workstation piu` usate in ambito scientifico/universitario. Questo implica che moltissimo del software Open Source piu` collaudato gira su Solaris e spesso anche su SunOS. Anche la reperibilita` di software commerciale e` elevata, soprattutto in ambito reti/database/ricerca scientifica. Le macchine Sun (soprattutto le SPARC) sono quindi utilizzabilissime tuttora e rappresentano quindi un acquisto idale per l'appassionato di Retrocomputing che desideri un computer che non possa essere solo messo in vetrina o usato per i giochetti. [3.5.5] Link su Internet - Sun : http://www.sun.com - Sun Italia : http://www.sun.it - Sun Help : http://www.sunhelp.com - Sun Hardware FAQ : http://sun-www.picarefy.com/sun-www/index.html - Sun 3 Archive : http://sun3arc.krupp.net/ - Riparazione NV-RAM : http://www.squirrel.com "Sun Help" e` la piu` completa collezione di link sulle macchine Sun che abbia mai visto: partendo da li` trovate tutto quanto puo` servirvi. ======================================= [4] Riferimenti --------------- -------------------- [4.1] RetroSoftware Turbo Pascal 1.0: http://comunity.borland.com/ (http://kht.home.dhs.org/recycle/recycle.html) Visicalc: http://www.bricklin.com/ Nostalgia: http://www.nostalgia.itgo.com/index.html XT Software: http://come.to/xtcomputers ELKS: http://www.elks.ecs.soton.ac.uk Progetto EDICOLA: http://www.retroplay.com/Mecenate/Edicola/ C64 Web Server: http://www.6502.org/users/andre/osa/index.html Software History: http://www.softwarehistory.org/ -------------------- [4.2] - Musei Virtuali ACE Retrocomputing http://www.aceadvanced.org/ Compter History: http://www.computerhistory.org Consoles: http://pudas.rydnet.lysator.liu.se/games/consoles.html HP Calculators: http://www.hpmuseum.org Historic Computer Images: http://ftp.arl.mil/ftp/historic-computers/ IBM Mainframes: http://www.punch-card.co.uk/ MBG: http://world.std.com/~mbg/home_systems.html Max Spillus Museum: http://www.geocities.com/SiliconValley/Horizon/2700 Mind Machine Web Museum: http://userwww.sfsu.edu/~hl/mmm.html Old Calcs: http://www.oldcalcs.com Silicium.org: http://www.silicium.org Soviet Calculators Museum: http://www.comcen.com.au/~adavie/slide/calculator/soviet.html TRS-80: http://www.trs-80.com The Gentry Collection of Mature Computers: http://world.std.com/~mbg/home_systems.html The Museum of Dead, Gone & Obsolete Computers: http://www.computingmuseum.com The Telegraph Office: http://fohnix.metronet.com/~nmcewen/tel_off.html Tix Museum: http://www.rgmconsultants.it/tix Unnamed-1: http://www.insset.u-picardie.fr/museum/ Unnamed-2: http://www.ultranet.com/~engelbrt/carl/museum VAXen: http://www.stmarks.pp.catholic.edu.au/vax/ Varie: http://video.cs.vt.edu:90/history/Images/ Weird computers: http://www.comcen.com.au/~adavie/weird/ -------------------- [4.3] Altri Link [4.3.1] Informazioni Storiche Blinken Lights: http://www.blinkenlights.com/ Calculator History: http://www.geocities.com/SiliconValley/Park/7227/ CBI Institute: http://www.cbi.umn.edu/ History of computing: http://ei.cs.vt.edu/~history/ History of Computing Information: http://ftp.arl.mil/~mike/comphist/ VAX History: http://telnet.hu/hamster/vax/e_index.html VT100 Net: http://www/vt100.net --- [4.3.2] Emulatori EDSAC Emulator: http://www.dcs.warwick.ac.uk/~edsac/ PDP8 Emulator: http://www.cs.uiowa.edu/~jones/pdp8/ The Computer History Simulation Project: http://www.tiac.net/users/mps/retro/ Virtual Altair: http://exo.com/~wts/ --- [4.3.3] Compra/Vendita Elenco fiere in Italia: http://www.geocities.com/CapeCanaveral/9377/fiere.htm FoxTron: http://www.foxtron.com NeXT for sale: http://www.orb.com/ ZX Spectrum parts: http://www.online.de/home/sintech/ -------------------- [4.4] Libri ["Titolo"] [Autore/i] [Casa Editrice - Anno] [ISBN] [Prezzo] [(Commento)] "La Grande Storia Del Computer" Massimo Bozzo N.A. N.A. 56.000 (E' una vera e propria miniera di informazioni - Massimiliano "Spillus") "Il popolo del joystick" J.C. Herz Interzone - Feltrinelli N.A. N.A. (Ci trovate la storia dei videogame ed uno spaccato della società davvero notevole, se non vi da fastidio questa sensazione di essere radiografati, censiti ed inquadrati e' libro da leggere - Tiziano) "La storia del futuro" Hafner - Lyon Interzone - Feltrinelli N.A. N.A. (Tutta la storia delle origini di Internet, be' penso che per gli appassionati di retrocomputing sia il massimo - Tiziano) "I guerrieri del software" Zachary Utet N.A. N.A. (La nascita di Windows NT, un libro che si legge che e' una bellezza e troverete delle sorprese - Tiziano) "Collector's Guide to Personal Computers and Pocket Calculators" Thomas F. Haddock N.A. N.A. N.A. (Trilobit) "Il libro dei programmatori - Interviste" N.A. Mondadori - 1987 N.A. N.A. (Un libro di interviste alle migliori menti dell'Ars Programmandi dell'epoca, tra i quali Bill Gates, Gary Kildall, Andy Hertzfeld ed altri - Roberto) "Com'era verde Silicon Valley" N.A. Franco Muzzio Editore - 1988 N.A. N.A. (La storia del Personal Computer dal 1973 (IMSAI, Altair ecc..) fino a circa il 1981 (PC IBM, Mac 128 ecc..) con un sacco di belle foto dei personaggi e degli ambienti di lavoro (garages) dell'epoca - Roberto) "Dall'abaco al calcolatore elettronico - l'entusiasmante avventura del computer" M.R. Williams Franco Muzzio Editore - 1989 N.A. 42.000 (Parte dall'invenzione dei sistemi di numerazione e arriva piu' o meno all' IBM/360. La cosa piu' interessante, e' che si tratta di un testo per nulla superficiale, e viene sempre fornita una descrizione semplificata, ma comprensibile, di tutti le apparecchiature. - Piero Cavina) "ZAP The Rise and Fall of Atari" Scott Cohen MCGraw-Hill N.A. N.A. http://www.pipeline.com/~jhardie/ (Un libro da tempo introvabile, che racconta la parabola dell'Atari, "da 0 a 2 bilioni di dollari in 10 anni, e di nuovo a 0 in un anno." - Piero Cavina) "How to Design, Build & Program Your Own Working Computer" Robert P. Haviland TAB Books - 1979 0-8306-9810-8 (hardback), 0-8306-1111-8 (paperback) N.A. (Da tempo fuori stampa, se ne avete uno trasformatelo in PDF! - Cthulhu) "History of Computing in the 20th Century" N.A. Metropolis - ~1980 N.A. N.A. (Collezione di articoli riguardanti diversi apsetti della storia dei computer - Cthulhu) "THe Tinker Toy Computer and Other Machinations" A.K. Dewdney, W.H. Freeman and Company ??? - 1993 0-7167-2489-8 (hardback), 0-7167-2479-X (paperback) N.A. (Come costruirsi semplici computer meccanici, per imitare i grandi - Cthulhu) "How to Build a Working Digital Computer" Edward Alcosser, James P. Phillips, Allen M Wolk Hayden Book Company - 1968 Library of Congress Catalog Number: 66-14495 N.A. "Storia di un enigma: vita di Alan Turing 1912-1954" Andrew Hodges Boringhieri - N.A. N.A. 80.000 ======================================= [5] Appendici ------------- -------------------- [5.1] SUN - Optical PAD Unica nota: non l'ho mai provato, ma dovrebbe funzionare (ho visto una cosa simile in funzione al DEI dell'Universita` di Padova): dovete stamparlo su un foglio trasparente ed incollarlo sopra una lastra riflettente (Davide G. Borin) --- CUT HERE --- %!PS-Adobe-2.0 %% Sun 3 mouse pad %% Copyright 1987, BeakSoft Inc. %% All Rights Reserved %% Permission is granted to copy and use this without charge as long %% as the copyright notices remain intact. %% %% gsave 90 rotate /ZapfChancery-MediumItalic findfont 24 scalefont setfont 5 -40 moveto (This is a mouse pad. It works!) show ( 1987, BeakSoft Inc.) dup stringwidth pop 10.9 72 mul exch sub dup /copyr exch def -40 moveto show /Symbol findfont 24 scalefont setfont (\343) dup stringwidth pop copyr exch sub -40 moveto show grestore .8 setlinewidth 50 0 moveto 250 { 2.4 0 rmoveto gsave 0 11 72 mul rlineto stroke grestore } repeat .6 setlinewidth 50 0 moveto 300 { 0 2.8 rmoveto gsave 8.5 72 mul 0 rlineto stroke grestore } repeat showpage --- CUT HERE --- -------------------- [5.2] RetroFlat Nulla di più semplice...avete bisogno di ricostruirvi un flat introvabile? Magari di quelli a "saldare"? Prendete due nastri di scotch, magari da pacchi e trasparente, ed un motorino elettrico bruciato, o dei fili di rame molto sottili come quelli nelle elettrocalamite nelle cuffie? Gli indotti, forniscono filamenti sottilissimi e flessibili. Stendeteli sul uno dei nastri, lato adesivo, ed disponete le file a seconda delle vostre esigenze. Chiudete ora con l'altro pezzo di nastro, sempre lato con colla, in maniera da fare: Nastro (la colla è sotto) __________________________________ Fili ---------------------------------------------------------------------- Nastro (colla verso l'alto) ____________________________________ Chiudete a sandwitch, e saldate i capi che ne fuoriescono... (Giuseppe Gigante) ======================================= The programming model for the 8008 was very similar to the 8080. The greatest difference was that the 8080 had a stack pointer and the stack in memory, but the 8008 had an on-chip stack. You could take 8008 code and reassemble it for the 8080 with hardly any changes. Intel did change the assembler mnemonics so you couldn't take a standard 8080 assembler and assemble 8008 instructions, but for example Scelbi did have an 8080 assembler that used 8008-like mnemonics. The 8086 was a development from the 8085, which was a development from the 8080, which was a development from the 8008. So inside a Pentium III there lurks an 8008, much like the crocodile brain inside us. William Hamblen - alt.folklore.computers --- Do not fold, spindle or mutilate.