1971 - BEFORE ATARI |
Nolan Bushnell
progettainsieme a Larry Briant Computer Space per Nutting Associates. E' il primo coin-op della storia ed è basato su Spacewar, il gioco di Steve Russel programmato su PDP-1. |
1972 - ATARI START |
(27 giugno) Nolan Bushnell
e Ted Dabney fondano la loro compagnia per la produzione di videogames. Per il nome della
compagnia scelgono Syzygy (lo stato di allineamento di Sole, Luna e Terra), ma poichè il
marchio era già registrato ripiegano su Atari (che nel gioco cinese del GO! equivale allo
scacco). Al Alcorn, uno dei primi dipendente di Atari, scrive un video ping-pong fruibile sul televisore chiamato Pong. (29 novembre) Viene commercializzato Pong sotto forma di coin-op. |
1973 |
Pong è un successo senza
precedenti (dove Computer Space aveva fallito per la scarsa intuitività del nuovo media). Ted Dabney esce dalla compagnia vendendo a Bushnell il suo 50% di quota. Bushnell fonda una seconda compagnia di sviluppo, Kee Games, diretta da Joe Keenan e apparentemente non legata in alcun modo ad Atari. |
1974 |
Atari produce diversi cloni
del suo successo da sala giochi Pong: Pong Doubles, Pin Pong, Quadrapong (per 4 giocatori), Cocktail Pong (coin-op munito di sedie incorporate). Primo vaporware di Atari:
Puppy Pong, un semplice Pong con il cassone elaborato per assomigliare ad una cuccia per
cani. La Kee Games produce "Spike",una versione modificata di Pong. Atari, sotto l'etichetta Kee Games, introduce
"Tank", un simulatore di carri armati. E' il primo videogioco ad utilizzare un
chip ROM per elaborare la grafica. |
1975 |
(1 gennaio) La versione
casalinga di Pong viene commercializzata. La versione casalinga di Pong è un successo senza precedenti. Vengono vendute oltre 150.000 unità. La Horror Games, semplice compagnia prestanome di Atari, introduce il coin-op "Sharks Attack", "vagamente" ispirato al film "Lo Squalo" di Spielberg. Atari fattura nel 1975 circa 40 milioni di dollari. |
1976 |
Un giovane dipendente di
Atari,Steve Jobs (Apple Computer non vi dice niente?), crea "Breakout",
un'elaborata evoluzione di Pong destinata a divenire un altro grande successo. L' Atari lancia sul mercato la sua ultima console dedicata: Video Pinball. In memoria vi sono registrate 4 varianti di Pong: Video Pinball (fruibile attraverso due tasti collocati a lato della console che emulavano un flipper da sala), Pong, Breakout e Basketball. Nolan Bushnell vende Atari alla Warner Communications per 28 milioni di dollari. Bushnell rimane a capo della divisione consumer. |
1977 - ARRIVANO LE CONSOLE PROGRAMMABILI |
Prima Crollo dei
Videogiochi. Il pubblico è stanco di console dedicate, Pong e cloni rimangono invenduti
sugli scaffali dei negozi, Fairchild e RCA spariscono dalla scena. Atari resiste grazie al supporto della potente Warner Communications. (ottobre) Esce il VCS 2600 (Video Computer System) venduto in bundle con la cartuccia Combat. Si apre l'era delle console programmabili. Atari produce il Video Music, una "console" collegabile a TV e stereo capace di generare immagini a tempo di musica. Migliaia di console dedicate (Pong e Video Pinball) invendute vengono demolite da uno schiacciasassi nel parcheggio di una sede Atari. |
1978 |
Atari produce il primo
coin-op fruibile con una track-ball, Football. Compare l'Atari Log Book, un libretto contenente i record ottenuti sui giochi del VCS 2600. Atari crea una divisione per gli home computer separata da quella per videogiochi. (novembre) Bushnell viene licenziato da Atari e sostituito con Ray Kassar. Sul contratto di uscita Nolan Bushnell si impegna a non occuparsi di videogames per i successivi 5 anni. |
1979 |
Atari debutta al CES nel
mercato home computer con la serie 400 e 800 (nomi in codice Candy e Coleen, ispirati al
nome di alcune dipendenti di Atari) di rispettivamente 16 e 48K. Ray Kassar licenzia l'intero reparto di ricerca e sviluppo videogames. (agosto) Esce Lunar Lander, primo gioco Atari con grafica vettoriale. Atari rilascia Asteroids, un successo capace di detronizzare il precedente hit da sala giochi, Space Invaders. |
1980 - NASCONO LE SOFTWARE HOUSE |
Atari acquista la licenza
di Space Invaders dalla Taito per convertirlo sul VCS 2600. Esce Adventure, il primo videogioco della storia a contenere un easter-egg. Il programmatore Warren Robinet inserisce nel gioco una particolare stanza segreta in cui compaiono le sue iniziali tenendo Atari all'oscuro. Era infatti severamente proibito inserire nei giochi qualsiasi riferimento ai nomi dei programmatori. (25 aprile) David Crane, Alan Miller, Bob Whitehead e Larry Kaplan si licenziano da Atari e fondano la prima compagnia di sviluppo indipendente. Esce Battlezone (successivamente convertito sul VCS 2600), primo coin-op di Atari ad avere una visuale in prima persona. |
1981 |
Atari annuncia un sistema
olografico (Cosmos) mai realizzato. In sala giochi esce Tempest, primo videogioco vettoriale a colori. Il fatturato annuo di Atari ammonta a 35 milioni di dollari. |
1982 - CRITICA SPECIALIZZATA, LE RIVISTE DI SETTORE |
Atari acquista da Namco i
diritti per convertire Pac-Man sul VCS 2600. Atari vince la causa contro Magnavox, rea di aver prodotto un clone di Pac-Man, K.C. Munchkin. Atari chiama in causa anche Astrovision per Munchie, un altro clone di Pac-Man. Esce la conversione di Pac-Man sul 2600. Un gioco con grafica e giocabilità pietosa che non si avvicina lontanamente allo splendido coin-op. Diviene comunque un successo commerciale (circa 10 milioni di cartucce vendute). Nascono le testate videoludiche indipendenti: Electronic Games, Videogaming Illustrated, Videogames, Electronic Fun with Computer & Games. Viene rilasciato E.T. (VCS 2600), un puzzle-game che non convincerà nessuno e aumenterà la cattiva reputazione di Atari, già compromessa con Pac-Man. I dipendenti Atari firmano una petizione contro l'uscita del 5200. Ma non vengono presi in considerazione. Atari rilascia il 5200 (nome in codice Pam), evoluzione del VCS 2600 (tecnicamente un Atari 400 senza tastiera). Diversi problemi avvolgono la nuova console: incompatibilità con il VCS (risolta con una successiva introduzione di uno speciale adattatore separato) ed involuzione del joystick (non autocentrante). Il mercato comincia a saturarsi. Troppo hardware e troppo software scadente. Nei rivenditori autorizzati Atari compaiono le display unit dove era possibile provare il gioco prima dell'acquisto. A causa delle basse previsioni di vendita natalizzie legate al mercato videoludico Wall Street si ritira dagli investimenti. Il Crash è alle porte. |
1983 - IL GRANDE CRASH DEI VIDEOGIOCHI |
Le vendite del 5200 si
mantengono su bassi livelli. (febbraio) Atari annuncia My First Computer, un'espansione capace di trasformare il 2600 in un "vero" computer. Non verrà mai commercializzata. Per sopperire alla crisi in corso Atari licenzia oltre 2000 dipendenti e trasferisce la produzione a Honk Kong e Taiwan per ridurre i costi. L'Astrocade e l'Odissey scompaiono per sempre dal mercato. Atari diversifica la sua offerta creando la divisione Atarisoft con il compito di occuparsi delle conversioni dei giochi del 2600 per piattaforme non Atari. Atari inaugura l'apertura di una nuova divisione: Ataritel, diretta da Steve Bristow. Ad Almagordo, in New Mexico vengono seppelite nel deserto migliai di cartucce Atari. E' più conveniente distruggerle che distribuirle inutilmente nei negozi. Diverse software-house escono definitivamente di scena. Il prezzo del software videoludico per console cala paurosamente. Atari sostituisce la serie 400 e 800 con i nuovi 600XL e 800XL. Cala anche il prezzo dell'hardware. L'Atari 2600 scende a 39 dollari mentre il 5200 si aggira sugli 80 dollari. Cifre simili non garantivano un ritorno commerciale. Il 1983 si chiude in un clima altamente pessimistico per Atari e per il panorama videoludico in generale. |
1984 |
Si interrompe la vendita
del 5200. Il 60% della divisione arcade di Atari viene venduto a Namco (che ne possiede i diritti ancora oggi). (21 maggio) Atari annuncia l'arrivo di una nuova piattaforma ludica: il 7800. Atari annuncia il Mindlink, una periferica rivoluzionaria capace di costruire un'interazione tra il gioco e la mente del fruitore. Problemi tecnici (praticamente un progetto irrealizzabile) costringono Atari a desistere. Jack Tramiel (presidente della Commodore) compra il 75% della divisione home computer e videogames. Atari si trasforma in Atari Corp. Jack Tramiel licenzia il 75% dei dipendenti, pone i suoi 3 figli a capo delle divisioni Atari e congela il reparto console. Migliaia di 7800 giacciono gia imballati nei magazzini. Ataritel viene sciolta. Nintendo si rivolge ad Atari per distribuire in America la sua console, il Famicom (NES), ma Tramiel rifiuta (pessima mossa Jack). |
1985 |
(aprile) Per la prima volta
Atari non è presente al CES. Atari sostituisce la sua linea di home computer con i modelli 65XE e 130XE. Atari rilascia il suo primo home computer a 32-bit: l'ST. Sulla scia delle console japponesi il mercato dei videogiochi rinasce. |
1986 |
(giugno) Atari rilascia il
7800. Una console ormai obsoleta rispetto alla concorrenza nipponica. I giochi disponibili per la nuova console sono esclusivamente riedizioni di vecchi classici del 2600: Asteroids, Joust e Ms. Pac-Man. Sia critica che pubblico accolgono freddamente la nuova console |
1987 |
(ottobre) Atari acquista la
catena di negozi di informatica Federated Electronics. (novembre) Esce il XE Game System, la versione console del 65XE. Le vendite del XE GS risultano positive. Il VCS continua a vendere. |
1988 |
Atari Corp. annuncia la collaborazione di Nolan Bushnell nello sviluppo di 45 nuovi videogiochi per le console di punta della compagnia (VCS, 7800, XEGS). |
1989 - IL MIO E' A COLORI, IL LINX |
Sia Atari (sotto
l'etichetta Tengen) che Nintendo pubblicano la propria versione di Tetris per il NES. Entrambe le compagnie detengono i diritti del gioco. (giugno) Atari annuncia lo sviluppo di una console portatile a colori: il Linx. La controversia tra Atari e Nintendo per le due versioni di Tetris finisce in tribunale. La corte si pronuncia a favore di Nintendo ed ordina a Tengen di ritirare dal mercato le sue copie della cartuccia. (ottobre) Esce il Linx sul mercato a 180$. (novembre) Atari vende Federated Electronics. (dicembre) I negozi di videogiochi non vengono riforniti per tempo di Linx ed Atari salta così clamorosamente le vendite di Natale. |
1990 |
Il Gameboy della Nintendo
domina il mercato portatile. Escono altri 5 giochi per Linx. |
1991 |
I diretti concorrenti di
Atari sul mercato portatile (Gameboy e NEC TurboExpress) avanzano mentre il Linx tarda a sfondare. Voci di corridoi riportano l'esistenza di un progetto Atari per una console a 32-bit. (aprile) Atari riduce il prezzo del Linx a 99$. Atari conferma l'esistenza della sua console a 32-bit, chiamata Panther. (giugno) Atari annuncia il blocco del progetto Panther e lo sviluppo di una nuova console a 64-bit (Jaguar). Atari Corp. rilascia una versione più maneggevole del Linx. |
1992 |
Atari annuncia l'uscita del Jaguar per la primavera del 1993 a 150$. |
1993 - IL JAGUAR, CANTO DEL CIGNO DI ATARI |
L'uscita del Jaguar subisce
alcuni ritardi. (ottobre) Viene rilasciato il Jaguar al prezzo di 250$. Le riviste di settore si chiedono se Atari riuscira a supportare la machcina. Il Jaguar si rivela essere in realtà un 16-bit. Una buona macchina ma inferiore alla nascente concorrenza a 32-bit. |
1994 |
Area 51 è il primo coin-op
ad incorporare al suo interno la tecnologia del Jaguar. Atari Corp rilascia Tempest 2000 per il Jaguar. Il gioco diviene il primo successo per Jaguar vendendo oltre 350.000 copie. Atari cessa di supportare il Linx (sigh). |
1995 |
(settembre) Atari rilascia un lettore CD-Rom per Jaguar. |
1997 |
JTS acquista Atari per 50 milioni di dollari. |
1998 |
(febbraio) JTS svende Atari
ad Hasbro Interactive. Hasbro annuncia la riedizione di vecchi classici Atari (Pong, Missile Command...)per PSX e Nintendo 64. La lunga parabola discendente di Atari giunge alla sua naturale conclusione. E' la fine di una leggenda. Game over. |
Nolan Bushnell
Atari Pong
Steve Jobs
Atari VCS 2600
David Crane
Atari 5200
Atari 7800
Linx
GAME OVER
Fonti bibliografiche:
Intervista a David parry su K di Aprile 1992.
L'innovazione tecnoludica, Matteo Bittanti.
Il popolo del joystick, J.C. Herz.